Paola Marras Non sembrano esserci più dubbi sul fatto che Alan Stuart, 34 anni di Sevenoaks (Inghilterra), si è suicidato. La tragedia risale al 15 luglio, e anche se la Corte ha escluso che altre persone possano aver provocato la morte del giovane, questa rimane di fatto inspiegabile. Come il perché abbia deciso di lasciare cinque lettere d’addio scritte sull’iPad e non a mano, e conservate su Dropbox.
L’ombra della depressione
Tra le ipotesi, il fatto che il 34enne soffrisse di depressione, anche se nessuno dei suoi amici e dei familiari sembrava essersi accorto del malessere dell’uomo. A trovare il corpo senza vita di Alan Stuart è stata la fidanzata Megan Hickey, con cui si stava frequentando solo da poco tempo. Nonostante questo i due, che si erano conosciuti durante una vacanza ad Ibiza, sembravano affiatati e pronti a costruire una famiglia insieme.
“Sarai per sempre il mio amore, la mia anima gemella. Non ho mai pensato che un cuore potesse spezzarsi così all’improvviso in un milione di pezzi. Al mio è successo e adesso non so come ripararlo” aveva detto Megan durante il funerale del fidanzato.
Anche Alan Stuart sembra che tenesse molto alla ragazza. Prima di suicidarsi, infatti, aveva scritto cinque lettere d’addio. Due erano indirizzate proprio a Megan, una alla sua ex moglie Natasha Stuart, una al figlio e un’altra alla sua famiglia. In tutte le lettere il 34enne porgeva le proprie “scuse per quanto stava per compiere”. Unica particolarità il fatto che Alan non abbia scritto a mano queste lettere d’addio ma su un iPad della Apple, salvate e conservate dentro Dropbox.
