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Strona, bimbo di 5 mesi morto in culla: inutili i soccorsi

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A Strona (Biella) un bimbo di appena 5 mesi è morto in culla. Ad accorgersi che non respirava più la mamma. Inutili i tentativi di rianimazione.

Tragedia a Strona, piccolo comune del Piemonte. E’ stato infatti un drammatico risveglio quello di una famiglia biellese. Martedì 20 novembre 2018 un bimbo è stato trovato morto dalla mamma nella sua culla. Il bambino aveva appena cinque mesi. Non vedendo il figlio né muoversi né respirare, la donna ha lanciato immediatamente l’allarme.

Bimbo morto improvvisamente

Mentre veniva allertato il 118, il nonno ha provato ad effettuare sul nipotino un massaggio cardiaco nella speranza di sentir nuovamente battere il cuore del piccolo. Una volta giunta sul posto l’ambulanza, i sanitari hanno ugualmente provato alcune manovre di rianimazione.

Inutile però purtroppo anche la successiva la corsa verso l’ospedale di Ponderano, nell’estremo tentativo di far riprendere conoscenza al bimbo. In nosocomio, i medici non hanno infatti potuto fare che constatare il decesso del bimbo di cinque mesi.

Stando alle prime ricostruzioni, il piccolo stava apparentemente bene fino a pochi minuti prima e sembrava dormire tranquillamente. Non è chiaro se sul bambino sarà disposta un’autopsia, che potrebbe così stabilire le cause esatte della morte.

Che cos’è la morte in culla

Al momento però sembra un classico caso di morte in culla, detta anche SIDS (Sudden Infant Death Syndrome, ovvero “sindrome della morte improvvisa del bambino”). Queste “morti bianche” riguardano in particolare bambini entro il primo anno di età (più frequentemente tra il secondo e il quarto mese di vita). La morte in culla “colpisce più i maschi rispetto alle femmine e conta in Italia circa 300 casi all’anno”, come spiega l’Ospedale Bambino Gesù di Roma.

E’ un fenomeno ancora semi sconosciuto, perché non è stata ancora definita con sicurezza una specifica causa medica in grado di spiegare la Sids. Una serie di comportamenti possono però incidere sulla probabilità che la morte in culla non si verifichi.

“Innanzitutto l”intero mondo della pediatria è ormai unanime nel consigliare di far dormire il neonato in posizione supina e non, come si faceva invece un tempo, prono o di lato. Abbiamo infatti rilevato un calo dell’incidenza del fenomeno addirittura del 50% da quando tutti i bambini vengono fatti dormire a pancia in su” spiegava qualche tempo fa il dott. Massimo Pennacchia, specialista in pediatria e neonatologia, in forza all’Unità di Aritmologia dell’OPBG di Palidoro e Santa Marinella.