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Bari, roghi in ex discarica: 21 inquilini morti per tumore

Bari roghi in ex discarica, morti di tumore

La Procura di Bari ha stabilito che i 21 decessi per tumore registrati tra gli inquilini di via Archimede 16 sono causati dalla ex discarica.

Il quadro epidemiologico “richiama fortemente quello riscontrato nelle aree della cosiddetta terra dei fuochi“. È quanto ha stabilito la Procura di Bari, al termine delle indagini condotte sul condominio di via Archimede 16, nel capoluogo pugliese. Secondo quanto emerso dai controlli della magistratura, 21 inquilini del palazzo sono morti per tumore a causa dei roghi provenienti dalla ex discarica di via Caldarola. L’insorgenza delle neoplasie è “attuale e continua”. La discarica era di proprietà del Comune di Bari, che l’aveva affidata in gestione all’Amiu. È stata dismessa nel 1971 a causa dei “continui incendi per autocombustione” che si verificavano tra i rifiuti. Tra il 1989 e il 1997, il Comune ha completato la bonifica.

Bari, chiesta archiviazione del caso

“Se si può ritenere che il reato di disastro ambientale sia ormai estinto per prescrizione, è invece pacifico che la consumazione dei reati di morte come conseguenza di altro reato, lesioni e omicidio colposo, si realizza al momento dell’insorgenza della malattia, in caso di lesioni, o alla data della morte, per l’omicidio colposo”, si legge nelle carte della Procura. I condomini sono stati esposti “a una sicura fonte di inquinamento ambientale rappresentata da prodotti di combustione provenienti dall’area oggi occupata dalla collinetta ecologica“. Il pm Baldo Pisani ha però chiesto l’archiviazione del caso. Il procuratore ritiene infatti inutile, in tali circostanze, perseguire qualcuno (al momento il fascicolo è stato aperto contro ignoti) per il reato di morte come conseguenza di altro reato, dato il gran numero di anni trascorsi. La sua proposta ha incontrato l’opposizione dei familiari delle 21 vittime.