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Morto in sala operatoria Daniele Zanon: aperta una inchiesta

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Daniele Zanon è morto a 17 anni nel corso di un semplice interento chirurgico

Un ragazzo di soli diciassette anni è deceduto in seguito a quello che avrebbe dovuto essere un semplice intervento chirurgico di rimozione di una protesi toracica. Daniele Zanon era infatti arrivato presso il reparto di chirurgia pediatrica dell’ospedale di Padova il 10 dicembre per sottoporsi ad un semplice intervento allo sterno. Ma qualcosa è andato storto durante l’operazione di rimozione di due protesi installate nel torace del ragazzo per facilitare l’allargamento della casa toracica.

Inspiegabile emorragia

Il ragazzo soffriva infatti di una malformazione dalla nascita, e solo un’anno fa aveva subito un’operazione volta a risolvere il problema dello sterno incavato. Si trattava ora di fare un secondo intervento di rimozione delle protesi installate. Ma a causa di una forte emorragia, poco dopo l’inizio dell’intervento il ragazzo è entrato in coma: trasferito d’urgenza al reparto di rianimazione dell’ospedale Gallucci, e nonostante l’ospedale abbia dato fondo alle sue riserve, utilizzando nel disperato tentativo di salvarlo oltre 140 sacche di sangue, tutti i tentativi si sono rivelati inutili. Il ragazzo è quindi deceduto alle 10.30 del giorno successivo, l’11 dicembre 2018.

L’intervento degli inquirenti

Una morte su cui è stata ora aperta una inchiesta per omicidio colposo, seppure al momento non risulti nessun iscritto nel registro degli indagati.

Gli inquirenti, secondo quanto affermato dal Gazzettino, hanno proceduto all’identificazione di tutti i medici e gli infermieri presenti in sala operatoria durante l’intervento. E hanno proceduto inoltre al sequestro del video relativo al riscontro diagnostico sul cadavere del giovane. Un video effettuato dallo stesso ospedale nel corso di un esame clinico, ma che rende inutile per la Procura l’esame autoptico sul corpo del giovane. Che potrà così essere sepolto dai suoi cari senza ulteriori indugi.

Nel filmato sequestrato dagli inquirenti è registrato l’intero esame, nel corso del quale sono stati prelevati campioni di tessuto dagli organi interno della giovane vittima. Campioni e cartelle cliniche saranno ora esaminate da un consulente della Procura, che verrà nominato dal Pubblico Ministero Benedetto Roberti – titolare del fascicolo – entro Natale.