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Torino, flash mob all'università: scontri tra studenti e Polizia

Flash mob all'università di Torino, scontri tra studenti e polizia

I giovani hanno occupato il Burger King del centro Aldo Moro e poi hanno provato a parlare con il Rettore: c'è un fermo.

Caos a Torino nella giornata di giovedì 24 gennaio. Come riferisce la Repubblica il Burger King del centro Aldo Moro dell’università è stato occupato da un centinaio di studenti contrari all’apertura del fast food. Contrari come alcuni docenti e presidi delle scuole della zona (dovrebbe arrivare a breve un McDonald’s in via Sant’Ottavio). L’intervento della Polizia in tenuta antisommossa ha interrotto il flash mob dell’organizzazione “Noi Restiamo”, facendo uscire i giovani. Adesso i carabinieri controllano i tre ingressi del Burger King.

Le cariche della Polizia

Un gruppo di studenti si è spostato in seguito verso il Rettorato per discutere con il rettore Gianmaria Ajani. Nulla da fare perché le forze dell’ordine hanno caricato i manifestanti allontanandoli dal Palazzo di via Verdi. Un giovane si trova in stato di fermo. “Una giornata di ordinaria follia quella di oggi a Torino. La polizia prima militarizza un fast food contro gli studenti che reclamano aule studio e soldi per l’università pubblica, poi li manganella quando questi vanno a pretendere spiegazioni sotto al rettorato” si legge sulla pagina Facebook di “Noi Restiamo”. Sempre sul social network sul profilo di “Noi Restiamo Torino” viene puntato il dito contro l’Ateneo: “Non solo l’università di Torino svende gli spazi universitari ai privati, è repressa ogni forma di dissenso e protesta”. I giovani ora sono riuniti in assemblea a Palazzo Nuovo.

Una questione politica

La ‘questione fast food’ nelle vicinanze degli istituti scolastici ha anche risvolti politici. Secondo la Repubblica non è escluso infatti che in Consiglio Comunale la maggioranza (Movimento 5 Stelle) decida di vietare l’apertura di fast food a meno di 400 metri dai luoghi frequentati dai minori seguendo l’esempio di Londra.