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Addio all'ematologo Francesco Lo Coco: si è gettato nel Tevere

Morto ematologo Francesco Lo Coco

Lo Coco era noto per nella comunità scientifica per aver scoperto una cura non chemioterapica per la leucemia promielocitica

Lutto nel mondo della comunità scientifica per la scomparsa di Francesco Lo Coco, ematologo di 64 anni e scienziato di fama mondiale. È noto per aver scoperto una terapia non chemioterapia per combattere una rara forma di tumore del sangue, la leucemia promielocitica. La sua morte ha sconvolto familiari e conoscenti. Domenica 3 marzo stava pranzando in un ristorante romano nei pressi del Ponte della Musica, quando si è alzato per andare in bagno, ma non ha più fatto ritorno al tavolo. Il suo corpo è stato ritrovato nel Tevere. Secondo quanto si apprende dal Messaggero, si sarebbe gettato nel fiume dal parapetto. Non sono state rese note le motivazioni che lo hanno portato a compiere il tragico gesto.

Morto l’ematologo Lo Coco

Nato a Palermo nel 1955, è stato allievo di Franco Mandelli. Francesco Lo Coco aveva una cattedra di Ematologia all’Università Tor Vergata di Roma, dove svolgeva il proprio ruolo di professore ordinario accanto all’attività di ricerca. Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti nel corso della sua carriera da parte della comunità scientifica internazionale c’è il “José Carreras Award“. L’ematologo lo ha ritirato durante il più recente congresso della Società europea di ematologia Eha, tenutosi a Stoccolma nel giugno 2018. Dal 2000 al 2002 è stato presidente della Società italiana di ematologia sperimentale. Negli stessi anni ha fatto parte della Commissione per la ricerca sanitaria del ministero della Salute e del Comitato tecnico-scientifico della Firc-Airc.

Il saluto della comunità scientifica

Pierpaolo Sileri, presidente della Commissione Sanità del Senato, ha espresso il proprio cordoglio a nome di tutta la comunità scientifica e delle istituzioni: “Con la scomparsa di Francesco Lo Coco, professore di Ematologia all’Università di Roma Tor Vergata, se ne va un amico, con cui ho condiviso molto della mia vita umana e professionale, e una mente geniale, un professionista come ce ne sono pochi”, si legge in una nota. “Ci ha aiutato a sconfiggere la leucemia fulminante senza chemioterapia. Una scoperta che gli valse tanti premi, un lavoro dedicato agli altri come tutta la sua vita che non solo lo ha reso famoso in Italia e all’estero, ma lo ha fatto amare da tutti. La mia fortuna è stata conoscerlo e condividere con lui lavoro e amicizia”.

Anche l’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie) ha rivolto un ultimo saluto al professore attraverso la propria pagina Twitter: “Ieri è venuto a mancare un grande uomo e un grande ricercatore, Francesco Lo Coco. Grazie al suo lavoro e a quello del Gimema oggi la leucemia acuta promielocitica si cura senza chemioterapia. Arrivederci Professore, AIL la ringrazia per il suo impegno al fianco dei malati”.