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Massacrato a bastonate, lo Stato lo risarcisce con 50 euro

giovanni ravenna

"Mi sento preso in giro". E' questa la reazione di Giovanni Ravenna al risarcimento di 50 euro che ha ricevuto dallo Stato.

Il primo aprile 2018, Giovanni Ravenna, di ritorno dalla messa di Pasqua è stato aggredito da un uomo che si è avvicinato con la scusa di chiedere l’ora. L’aggressore è stato identificato in un uomo di nazionalità romena, Chestor Caldararu, che venti giorni dopo mandò in coma un altro anziano. Ravenna è finito in ospedale con una tripla frattura alla mandibola e ferite sia al labbro che sotto l’occhio. La sua storia ha attirato l’attenzione del capogruppo di Forza Italia, Fabrizio De Pasquale e dell’Unione nazionale delle vittime di aggressioni violente. Le istituzioni si erano prese l’impegno di risarcire il pensionato.

Il risarcimento danni

A quasi un anno di distanza dal fatto, l’anziano e la sua famiglia hanno fatto l’amara scoperta: sul conto corrente era arrivato, dalla compagnia di assicurazione che ha seguito il caso, un bonifico di 50 euro. “Mi sento preso in giro – ha dichiarato l’85enne -. Ho rischiato di morire e ho subito un trauma pesantissimo. L’interesse per il mio caso si è rivelato una bolla di sapone“. La cifra rimborsata non è casuale. I 50 euro corrispondono infatti alla somma in contanti sottratta dal romeno durante la rapina. Le spese mediche, inoltre, non sono state conteggiate perché Ravenna era stato ricoverato in un ospedale pubblico.

“E’ assurdo che il Comune non abbia previsto nessuna forma di indennizzo aggiuntivo oltre i soldi rubati. Davanti a un anziano massacrato non c’è sostegno psicologico, non ci sono rimborsi di spese legali né per i danni morali” ha affermato De Pasquale.

Le parole del Comune

Il Comune di Milano si è difeso: “Il signor Ravenna ha subito un’aggressione violenta e meschina, sicuramente è stato vittima di una brutalità che ha comportato anche un enorme spavento e un trauma che vanno al di là del danno economico e delle cure – ha spiegato il vicesindaco Anna Scavuzzo -. Il comune, però, non può valutare né quantificare un eventuale risarcimento per danno morale. L’amministrazione ha cercato di sopperire a una mancanza del legislatore nazionale, mettendo a disposizione delle persone sopra i 70 anni una polizza assicurativa che possa aiutare a far fronte ad alcune spese essenziali”.