Antonella Ferrari La superloggia era formata da massoni, politici e professionisti, uniti con l’obiettivo di orientare le scelte del Comune. I Carabinieri hanno eseguito 27 arresti per reati contro la Pubblica Amministrazione e l’amministrazione della giustizia, nonché per associazione a delinquere segreta. Tra gli arrestati anche alcuni esponenti politici come l’ex presidente dell’Assemblea regionale siciliana Francesco Cascio.
Loggia a Castelvetrano
Operazione dei Carabinieri contro una loggia massonica segreta scoperta nel trapanese, esattamente a Castelvetrano. 27 persone, tra cui alcuni politici, sono state arrestate, mentre altre 10 sarebbero indagate. La superloggia si poneva l’obiettivo di orientare le scelte del Comune, nomine e finanziamenti a livello regionale, e ottenere notizie riservate sulle indagini in corso della magistratura. Gli investigatori avrebbero inoltre scoperto anche un vasto sistema corruttivo negli enti locali, come il comune di Castelvetrano e l’Inps di Trapani.
In manette Francesco Cascio
Tra coloro che sono stati arrestati figura anche Francesco Cascio, 55enne dipendente dell’Asp di Palermo ed esponente di primo piano di Forza Italia. Cascio ha ricoperto la carica di presidente del Parlamento siciliano dal 2008 al 2012 ed è stato deputato nazionale nel 1994 e nel 1996. Era già stato coinvolto in un’inchiesta per voto di scambio nelle elezioni regionali del 2012. Nel 2016 era stato condannato in primo grado, con il rito abbreviato, a due anni e 8 mesi, e sospeso dall’Ars per effetto della Legge Severino. In un secondo momento era stato poi assolto e riabilitato.
Nell’operazione sulla superloggia sono stati arrestati, insieme a lui, anche l’ex deputato regionale di Forza Italia, Giovanni Lo Sciuto, e l’ex sindaco di Castelvetrano, Felice Errante.
