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Bus dirottato, il padre del bimbo eroe: "Dategli la cittadinanza italiana"

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Rami, dopo aver salvato i suoi compagni di scuola dall'attentatore, spera ora che lo stato italiano possa riconoscergli la cittadinanza

Dopo aver salvato i suoi 51 compagni di scuola dal tentativo di dirottamento dell’autobus cui era a bordo, Rami, quattordicenne con i genitori di origini egiziane, spera ora di poter ottenere la cittadinanza italiana. Il suo coraggio e la sua prontezza gli hanno infatti permesso di tenere il cellulare, nonostante l’ordine dato dal sequestratore Ousseynou Sy di consegnargli ogni dispositivo elettronico, e dare così l’allarme alle forze dell’ordine. Il cui intervento ha permesso di trarre in salvo tutti i ragazzi presi in ostaggio, e arrestare il loro sequestratore.

Il racconto del ragazzo

“Tutto il bus era ormai pieno di benzina, lui aveva la pistola, il coltello e due accendini”, racconta il giovane. Che, nonostante la paura, è riuscito a chiamare a casa, e a tranquillizzare il resto dei suoi compagni, che si trovavano con lui nella parte terminale del mezzo. Che racconta di come abbia cercato di mantenere la calma: “Dicevo loro di stare tranquilli, che non ci avrebbe fatto del male”.

Rami è nato in Italia nel corso del 2005, mentre i suoi genitori sono nel belpaese dall’ormai lontano 2001. Nessuno dei membri della famiglia è per ora riuscito ad ottenere la cittadinanza italiana: una situazione che potrebbe ora sbloccarsi grazie al gesto eroico del giovane figlio.

E a chi gli chiede se adesso si senta un eroe, Rami risponde che “Un po’ si, ma non l’ho fatto per sentirmi un eroe, l’ho fatto per salvare i miei compagni”.

La speranza di ottenere la cittadinanza

Il padre del ragazzo, in una intervista concessa all’agenzia Agi, afferma che “Sono orgoglioso di mio figlio, e spero che l’Italia gli conceda ora la cittadinanza. E spero di prenderla anche io, perchè a me piace questo paese, è la mia seconda patria”.

E ai giornalisti che gli chiedono se si senta italiano, lui risponde “Si! Metà e metà”.