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Allarme siccità: il Po è diventato un fiume di plastica

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La denuncia di Greenpeace: "La siccità ci fa vedere ciò che i fiumi trasportano. Ridurre subito il consumo di plastica usa e getta".

Il Po ridotto ad un cumulo di plastica e rifiuti. Così alcune immagini che stanno facendo il giro del web, mostrano le disastrose condizione del letto del fiume che storicamente divide lo stivale tra Nord e Sud, mostrando come l’emergenza ambientale, contrariamente al credo diffuso, sia un problema che accomuna tutti gli italiani. A postare le foto su Twitter è Giuseppe Ungherese, responsabile campagna Inquinamento di Greenpeace. Suoi gli scatti che, dopo l’allarme siccità degli ultimi mesi, hanno immortalato il fiume in secca all’altezza di una chiusa in Veneto.

Un fiume di plastica

Le immagini risalgono alla fine di marzo e mostrano come il letto del fiume sia stato ridotto ad un’impressionante distesa di immondizia e scarti. “Un fiume di plastica – scrive su Twitter Ungherese -. La siccità, dovuta al #ClimateChange, ci fa vedere ciò che i fiumi trasportano. Siamo in Veneto, non in Asia, lungo una chiusa nel bacino del #Po. Bisogna ridurre subito il consumo di plastica usa e getta!!!”. Un’emergenza ambientale questa che non riguarda solo i bacini fluviali, la Lombardia o l’Italia ma che pone questioni di vitali importanza per la sopravvivenza di tutte le specie viventi. Solo qualche ora fa sulla pagina Twitter di Greenpeace, rimbalzava la notizia della carcassa di una balena ripescata lungo le coste sarde. Nelle sue interiora pare siano stati rinvenuti oltre 20 chili di rifiuti plastici. Ed è proprio contro questo materiale che tutti gli ambientalisti puntano il dito: la plastica è al tempo stesso effetto e causa del cambiamento che sta distruggendo il pianeta e tutto il suo ecosistema.

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