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Roma, Torre Maura: bloccato chi porta pane ai Rom

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Ancora tensioni a Torre Maura. Si fa sentire il malcontento dei residenti: "E' un quartiere in difficoltà".

Ancora tensione a Torre Maura, la rabbia dei residenti torna a farsi sentire. Due volontarie che stavano cercando di consegnare dei panini ai rom, sono state bloccate da un gruppo di residenti che ha preso le buste con il cibo, non permettendo che venisse consegnato. Nel frattempo continua il ricollocamento in altri centri, che pare però procedere a rilento.

Rom trasferiti in altri centri

Fino alla giornata di mercoledì, 16 migranti erano stati spostati presso un altro centro, mentre in 9 hanno deciso di farsi accompagnare alla stazione ferroviaria piuttosto che nella destinazione prescelta dal Comune. Il regolamento prevede infatti la separazione dei nuclei familiari, donne e bambini da una parte e uomini adulti e maggiorenni dall’altra, e sembra che molti non abbiano accettato questa clausola. Attualmente nel centro rimangono 52 rom.

Roberto Romanella, presidente del VI Municipio, ha detto: “Abbiamo chiesto ai residenti una settimana. Stiamo cercando di gestire la situazione. La rabbia della gente rischia di aumentare per colpa dell’ultradestra che soffia sul fuoco”. Nel frattempo Forza Nuova ha organizzato una fiaccolata nella serata di giovedì, mentre è previsto per venerdì mattina un sit-in di CasaPound Italia. Blindata tutta la zona.

Le contestazioni dei residenti

Sulla vicenda è intervenuto Simone, un ragazzino di 15 anni: “Siete qui solo per racimolare voti – ha detto -. Questa cosa di andare sempre contro le minoranze non mi piace. Nessuno deve essere lasciato indietro, né gli italiani, né i rom”. Alle parole del giovane ha fatto eco Mauro Antonini, vice presidente di Cpi: “Un giorno vedrai le cose in modo diverso”. Una risposta è arrivata anche da un residente, che ha ricordato come il quartiere di Torre Maura “prima era un’altra cosa. Ora ho paura per mia figlia quando rimane sola a casa”. Il 15enne avrebbe ricevuto anche minacce da parte di altri residenti.

“Ci avete dipinto come razzisti, non lo siamo” ha protestato poi qualcuno. “Questo è un quartiere in grave difficoltà – continuano i residenti -. E’ pieno di rifiuti, con le case popolari a pezzi. Abbiamo paura”.