Alberto Pastori Dopo tre giorni di agonia, passati a combattere per la propria vita, Giampaolo Rebella, 55 anni capocantiere di Ata (azienda dei rifiuti) residente a Stella Santa Giustina, frazione del Savonese, è morto nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Martino.
Le ferite inflitte dal cane che lo ha aggredito ed azzannato si sono rivelate troppo profonde. L’animale apparteneva ai vicini e lo ha attaccato mentre rientrava dal lavoro. Stando a quanto riportato dal sito tgcom24.mediaset.it, Giampaolo Rebella è stato aggredito dal mastino martedì 30 Aprile 2019 nei pressi del cancello del giardino. Il cane gli si è avventato contro e Rebella, istintivamente, ha cercato di proteggersi con le braccia e le gambe.
Troppo gravi le ferite al cranio
Da allora si trovava nel reparto di terapia semintensiva del nosocomio. Dopo aver subìto la seconda operazione chirurgica fatta per provare a ricostruire il volto e ridurre le fratture provocate dalla furia del cane di due anni, l’uomo non si è più ripreso. I morsi alla testa sono risultati devastanti con danni agli occhi e al tessuto cerebrale.
Molto gravi anche i danni in tutto il corpo della vittima: a peggiorare le situazione, il fatto che Rebella soffriva già di alcuni problemi di salute avuti in passato. Il comune di Urbe ha voluto dare l’addio a Rebella con un post su Facebook: “Lascia un vuoto grandissimo sia come uomo, solare, positivo e leale, sia come collaboratore, intelligente e instancabile. Un amico per tutti noi che abbiamo avuto l’onore di conoscerlo”.
