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Forlì-Cesena: esondato il fiume Savio

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Il Savio è esondato nella mattinata di lunedì. Interrotta la circolazione ferroviaria tra Forlì e Cesena e chiusi alcuni ponti.

Il maltempo continua a flagellare l’Italia con pioggia, grandine, vento e neve in quota. In provincia di Forlì-Cesena, alle 9.30 circa di lunedì, è esondato il fiume Savio. A confermarlo sono stati i vigili del fuoco attraverso un comunicato diffuso su Twitter: “Esondato il fiume Savio. Squadre fluviali sono al lavoro, recuperate due persone, un disabile con la badante, bloccate nella propria abitazione”. Sono in corso controlli da parte dei vigili del fuoco per soccorrere eventuali altre persone in difficoltà. Nel modenese a preoccupare sono i fiumi Secchia e Panaro. Nella zona è stata disposta la chiusura di diverse scuole, così come è stata interdetta la circolazione sui ponti. La popolazione è stata inoltre invitata a sistemarsi ai piani alti delle case.

Circolazione ferroviaria sospesa

Dalle 7.50 di lunedì mattina, è stata interrotta la linea ferroviaria Bologna-Rimini tra Cesena e Forlì a causa del maltempo. Come confermato da Ferrovie dello Stato, la misura è stata presa in via precauzionale in seguito alla piena del Savio che sta lambendo i binari che corrono su un ponte, quasi completamente sommerso dall’acqua. Sospesa inoltre la circolazione dei treni a lunga percorrenza e regionali. Tecnici di Rfi stanno lavorando per monitorare la situazione. E’ in corso la riprogrammazione dei treni, con deviazioni, possibili cancellazioni e organizzazione di bus sostitutivi.

Nel cesenate, inoltre, la polizia municipale ha chiuso al traffico il Ponte Nuovo dirottando la circolazione sul Ponte Vecchio creando però gravi disagi. Vigili del Fuoco e protezione civile stanno monitorando le zone di Matorano, Oltresavio e San Carlo.

Allerta gialla

Oltre all’Emilia, sono interessante dall’allerta gialla anche Toscana e Liguria. In particolare in quest’ultima regione c’è allerta soprattutto per i venti di burrasca. Danni alle colture a causa della grandine in Puglia, soprattutto nelle zone di Ginosa, Mottola e Castellaneta Marina, in provincia di Taranto. Danni anche in parte della provincia di Bari.