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L'Anpi denuncia CasaPound e Forza Nuova per apologia di fascismo

Anpi denuncia CasaPound e Forza Nuova

Il vicepresidente Ricci: "Non sono più tollerabili la presenza e l'attività criminosa di questi gruppi in palese contrasto con la Costituzione".

La denuncia arriva dall’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia e contiene accuse relative a reati gravi di cui si sarebbero macchiati i militanti di due partiti di estrema destra, finiti spesso al centro delle polemiche per scontri con i manifestanti di diverso colore politico. L’Anpi, si apprende da Tgcom24, ha sporto formalmente denuncia contro CasaPound e Forza Nuova. La querela è stata depositata presso la Procura di Roma. Nel testo si legge che i militanti sono accusati di “numerosi atti di intimidazione, violenza e apologia di fascismo commessi ripetutamente negli ultimi tempi”.

“Sciogliere CasaPound e Forza Nuova”

I motivi che hanno spinto i membri dell’Anpi ad agire legalmente sono stati illustrati da Emilio Ricci, avvocato nonché vicepresidente dell’organizzazione. Ricci ha sottolineato che “la nostra associazione ha ritenuto urgente avviare un’operazione penale perché non sono più tollerabili la presenza e l’attività criminosa di questi gruppi che si pongono in palese contrasto con la Costituzione della Repubblica e con le leggi vigenti in materia di apologia di fascismo: la Scelba e la Mancino. Auspichiamo che si arrivi il prima possibile a sentenze che consentano alle autorità competenti di sciogliere finalmente CasaPound, Forza Nuova e le altre organizzazioni affini”.

Dipendenti comunali nell’edificio occupato

I partigiani chiedono inoltre alle forze dell’ordine di procedere al “sequestro della sede di CasaPound occupata abusivamente nella capitale”. Il partito di estrema destra è infatti debitore di oltre 300mila euro nei confronti dello Stato per le bollette non pagate in relazione all stabile occupato di Roma. Nonostante l’atto di pignoramento emesso e controfirmato dal Tribunale civile, nell’edificio continuano ad arrivare elettricità, gas e acqua calda. Il motivo, rivela TPI, potrebbe celarsi dietro l’identità degli occupanti. Sembra infatti che nel palazzo di via Napoleone III abitino diversi dipendenti del Comune e della Regione Lazio. Dunque, non solo famiglie in emergenza abitativa.

A confermarlo ci sarebbero anche le testimonianze fotografiche reperite dalla Guardia di Finanza. Tra gli occupanti si ricorda Gianluca Iannone, uno dei leader e fondatori di CasaPound, nonché dipendente della Mag Srl e gestore del ristorante Osteria Angelino. Insieme a lui ci sarebbero il marito di una dipendente della Ragioneria Territoriale dello Stato, un lavoratore alla Laziocrea spa e persino una dipendente del Campidoglio. Ma anche Alberto Palladino, soprannominato “Zippo”, noto alle forze dell’ordine per aver aggredito alcuni manifestanti del Pd rei di aver affisso dei manifesti.