> > Brest, spari nella moschea dell'Imam Eljay

Brest, spari nella moschea dell'Imam Eljay

francia sparatoria imam eljay

L'attentatore è stato ritrovato morto all'interno di una macchina parcheggiata poco distante dal luogo della sparatoria, ferito l'imam Rachid Eljay.

Ferito durante una sparatoria nei pressi della sua moschea, l’imam Rachid Eljay è stato trasportato d’urgenza in ospedale. L’attentatore è stato ritrovato morto all’interno di una macchina parcheggiata poco distante dal luogo della sparatoria.

Sconosciuta l’identità dell’attentatore

Rachid Eljay ed un suo collaboratore sono stati feriti da dei colpi di arma da fuoco mentre si trovavano all’entrata della moschea di Brest. Sono ancora sconosciute l’identità e le cause che hanno spinto l’attentatore a questo gesto estremo conclusosi con il suicidio. Il corpo dell’uomo responsabile della sparatoria è stato infatti ritrovato all’interno della sua auto, poco distante dalla moschea. L’imam Eljay, colpito da quattro proiettili, non è in pericolo di vita così come il suo collaboratore. Restano ora da capire le motivazioni che hanno spinto l’uomo morto suicida ad aprire il fuoco sul religioso. Rachid Eljay è tra gli imam più famosi al mondo, il più conosciuto in Francia tra i religiosi musulmani ma non solo. La sua fama è aumentata esponenzialmente dopo il periodo degli attentati terroristici in Francia, quando alcuni dei suoi video pubblici erano stati ripescati da Youtube e tacciati di integralismo. Tra i video in questione, avevano fatto molto parlare alcuni suoi sermoni, dove l’imam francese parlava di masturbazione e adulterio. I suoi video, pubblicati su un canale Youtube che ha raggiunto un milione di seguaci, sono diventati virali e molto seguiti dai giovani, grazie allo stile irriverente e alle scenografie originali. Dopo gli attacchi terroristici e le accuse di integralismo Eljay, sposato e padre di cinque figli, ha fatto marcia indietro. Dopo essere entrato nel mirino dell’antiterrorismo il religioso si è iscritto ad un corso di formazione per adeguarsi alle ”regole della laicità”. Una svolta moderata che gli è costata una fatwa da parte dell’Isis, una condanna a morte per blasfemia. Un uomo bersaglio sia degli integralisti che degli anti islamisti, per sapere chi sia il mandate di questa sparatoria non resta che scoprire l’identità dell’attentatore.