Antonella Ferrari I carabinieri hanno fermato un giovane alla guida di un’auto, ma mai si sarebbero aspettati di doversi difendere da un’aggressione. Si trattava infatti di un normale controllo da prassi, ma la pattuglia, ignara, si è imbattuta in un’auto guidata da un ragazzino sprovvisto di patente di guida. Il padre 48enne, che era accanto a lui, ha quindi iniziato ad inveire contro i Carabinieri arrivando ad alzare anche le mani. Fortunatamente gli uomini sono riusciti a fermarlo e lo hanno accusato di resistenza a pubblico ufficiale: è stato processato per direttissima presso il Tribunale di Nocera Inferiore e il giudice ha convalidato l’arresto eseguito, in flagranza di reato, dai Carabinieri della compagnia di Sarno. A seguito della sentenza, l’uomo sta scontando la propria condanna agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.
La reazione del padre
Tutto è accaduto durante un semplice controllo di routine da parte della pattuglia. I Carabinieri hanno chiesto i documenti al ragazzino alla guida, il quale però si è rivelato esserne sprovvisto. Da subito è intervenuto il 48enne che ha chiesto spiegazioni ai militari alzando presto anche i toni. Quando ha compreso che il figlio stava andando incontro ad una sanzione l’uomo sarebbe andato in escandescenza ed è stato tempestivamente fermato proprio dagli stessi Carabinieri che erano in procinto di comminare al giovane alla guida una salatissima multa. Stando a quanto riferito da Il Mattino, che ha riportato la vicenda, uno dei militari sarebbe stato aggredito fisicamente dal padre del giovane, il quale ha dovuto rispondere di resistenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale.
