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Violenza nel milanese, famiglia di pregiudicati aggredisce carabinieri

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I quattro, che saranno processati per direttissima, sono stati in seguito condotti in caserma dove hanno trascorso la notte nella cella di sicurezza.

Attimi di tensione in provincia di Milano nella serata del 6 luglio. Una famiglia di quattro persone ha aggredito una pattuglia dei Carabinieri intervenuti durante la festa della Pro Loco di Bellinzago Lombardo. Il nucleo familiare, composto da padre, due figlie e un genero, tre di loro pregiudicati, stava infatti da alcuni minuti infastidendo i partecipanti alla festa, al punto da costringere la gente a chiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine.

L’aggressione agli agenti

Una volta intervenuti, i militari dei Carabinieri sono inizialmente riusciti a riportare la calma, convincendo i quattro ad allontanarsi dalla festa. Una tregua che è però durata appena mezz’ora, con la famiglia che dopo poco tempo è ritornata nella piazza del paese ricominciando a molestare i passanti con insulti e spintoni.

A quel punto sarebbe avvenuta l’aggressione nei confronti dei carabinieri nuovamente intervenuti. Il padre 53enne avrebbe infatti colpito un pugno allo sterno un maresciallo, mentre le due figlie – tra cui una 20enne unica incensurata – avrebbero preso di mira un’agente donna, dapprima con un pugno e in seguito colpendola con una borsetta in maniera così violenta da farla sanguinare. Vittima dell’aggressione anche un terzo carabiniere, colpito da un pugno all’orecchio. I militari sono in seguito medicati per le ferite subite, che sono state giudicate guaribili in due o tre giorni.

Una famiglia già nota alle autorità

La famiglia autrice dell’aggressione era già conosciuta dalle Forze dell’Ordine. Il padre ha infatti alcuni precedenti per stalking ai danni dei propri vicini di casa mentre una delle figlie per resistenza e violenza. Pregiudicato anche il genero – unico dei quattro residente a Bellinzago Lombardo, gli altri vivono a Pozzolo Martesana – che ha invece numerosi precedenti penali in merito agli stupefacenti.

Accusati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, i quattro sono stati immediatamente condotti in caserma dove hanno trascorso la notte nella cella di sicurezza. Nei prossimi giorni saranno probabilmente processati per direttissima.