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Carabiniere ucciso, il pg di Roma: "L'interrogatorio è regolare"

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Polemica sulla foto dell'assassino bendato durante l'interrogatorio. Il pg Giovanni Salvi assicura che non c'è traccia di costrizione

Il procuratore generale di Roma Giovanni Salvi assicura che verranno presi provvedimenti una volta individuati tutti i carabinieri presenti nella stanza in cui uno dei due assassini responsabili dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega avvenuto lo scorso venerdì 26 luglio 2019 a Roma, veniva interrogato con una benda sugli occhi e in manette. L’immagine scattata da uno dei presenti e diffusa attraverso canali non ufficiali ha fatto il giro del mondo ed ha avuto un fortissimo impatto mediatico. Su tale foto è stata aperta un’inchiesta.

Carabiniere ucciso, interrogatorio regolare agli assassini

E’ tutto regolare. «All’interrogatorio c’erano i difensori e gli indagati sono arrivati senza bende o manette. I due non hanno detto nulla e i magistrati hanno registrato ogni fase e compilato il verbale». E ancora «Prima dell’inizio, a entrambi gli indagati sono stati letti i diritti, se ci fosse stato qualcosa di cui lamentarsi quella era la sede opportuna». Queste le parole del procuratore generale di Roma Giovanni Salvi che, dopo una serie di accertamenti, esclude che ci siano state forme di costrizione.

E’ stata aperta un’inchiesta sulla foto in modo da verificare chi tra i carabinieri presenti in quella stanza abbia bendato uno dei due assassini del vicebrigadiere ucciso a Roma, chi abbia deciso di scattare e diffonderne la fotografia e chi non abbia fatto assolutamente nulla perché ciò venisse impedito. Salvi assicura che verranno presi provvedimenti e che tutti i coinvolti saranno puniti. La foto è arrivata addirittura negli Stati Uniti dove questa vicenda è già diventata un caso. Giuseppe Salvi ha però garantito di esser pronto a fornire all’America ogni tipo di chiarimento necessario.