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Milano, morto il lavoratore trafitto alla testa da un tondino di ferro

alessandro vezzoli

Alessandro Vezzoli aveva 28 anni. Stava lavorando in un cantiere in zona Washington a Milano. Una barra di ferro gli ha trafitto la testa

A nulla è valsa l’operazione chirurgica che il giovane lavoratore Alessandro Vezzoli, originario di Romano di Lombardia ha subito alla testa presso l’ospedale Niguarda di Milano nella giornata di giovedì 8 agosto 2019. Il ragazzo, 28enne, è morto oggi, venerdì 9 agosto 2019 dopo che un tondino di ferro gli ha perforato il cranio. Nonostante il quadro clinico piuttosto critico, i medici hanno fatto di tutto per salvare il giovane, operandolo alla testa.

Morto il lavoratore trafitto alla testa da una barra

Stava lavorando in un cantiere situato in zona Washington a Milano, precisamente in via Giovanni Battista Soresina. Da un po’ di tempo stava lavorando come muratore in un garage interrato, al sesto piano. Poco prima delle ore 8:00 del mattino, Alessandro aveva chiesto ai colleghi di passargli dai piani superiori quello stesso tondino di ferro che gli si è rivelato fatale. Inspiegabilmente gli è finito in testa, e quella barra pesante gliel’ha trafitta.

Le sue condizioni si son rivelate sin da subito gravissime. La corsa all’ospedale Niguarda di Milano, il quadro clinico (e critico) della situazione, il tentativo di svolgere un intervento chirurgico il giorno stesso, pur di salvargli la vita. Venerdì 9 agosto 2019 ogni speranza è andata persa, il giovane lavoratore che da qualche tempo svolgeva la sua mansione in quel cantiere in zona Washington a Milano, ha perso la vita a causa di un tondino di ferro che gli ha perforato la testa. L’episodio si è verificato nella mattinata di giovedì 8 agosto 2019. Alessandro Vezzoli aveva 28 anni.