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Donna con doglie ma senza biglietto: 28enne fatta scendere dal bus

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Una 28enne colta dalle doglie è salita sul primo bus diretto al Cardarelli di Napoli. Un controllore le ha fatto una multa costringendola a scendere

Donna con doglie ma senza biglietto: è questa la ragione che ha spinto un controllore a multare e far scendere dal bus una 28enne. La giovane era salita di corsa sul mezzo pubblico per raggiungere l’ospedale Cardarelli di Napoli. È polemica per quanto accaduto.

Donna con doglie ma senza biglietto, la sanzione

Qualche settimana fa la ventottenne Federica, di Napoli, è stata colta dalle doglie. Sola e presa alla sprovvista, è salita sul primo bus diretto al Cardarelli, il famoso ospedale cittadino. Tuttavia, non poteva immaginare la sventurata sorpresa: a bordo un controllore Anm non ha mostrato un minimo di comprensione nei confronti della giovane donna, ormai vicinissima al parto. Federica, come da lei raccontato, ha spiegato all’uomo la gravità della situazione, l’emergenza e l’urgenza che stava affrontando. Ma l’uomo non ha voluto darle ascolto. La conferma arriva dal fatto che la donna è stata multata e costretta a scendere dal mezzo.

Immediate le polemiche. Ad aggravare la situazione ci ha pensato la stessa Anm, l’azienda napoletana di mobilità, che ha respinto il successivo ricorso della donna. “All’atto del controllo la signora si trovava a bordo di un nostro mezzo sprovvista di valido titolo di viaggio. E le circostanze non possono essere motivo di annullamento del verbale”, è la motivazione.

“In merito al caso della signora Federica, l’Anm intende porgere pubblicamente le proprie scuse”. Pare si sia trattato di un eccesso di zelo da parte del controllore a bordo. “I controllori dell’Anm elevano quasi 3000 verbali di contravvenzione al mese, svolgendo un’attività complicata, che l’azienda sta intensificando, per migliorare il servizio ai cittadini”. Così spiega Nicola Pascale, amministratore Unico di Anm, il quale ha aggiunto: “Gli errori possono capitare e in questo caso si è verificato un evidente eccesso di zelo nei confronti della signora, che andava invece aiutata e confortata. Sarà mia personale cura riprendere e riesaminare la pratica del suo ricorso che è stata trattata in modo troppo burocratico. Intanto alla signora e alla sua famiglia esprimo le nostre più vive scuse e le felicitazioni per la nascita del piccolo”.