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Incidente in un'azienda agricola di Pavia: annegate quattro persone

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Quattro persone, due operai e i due titolari, sono morte in un'azienda agricola di Pavia dopo essere caduti all'interno di una cisterna per liquami.

Tragedia in un’azienda agricola di Arena Po, in provincia di Pavia, dove quattro uomini – due operai e i due titolari, tutti di origine indiana – hanno perso la vita in un drammatico incidente sul lavoro. Secondo quanto emerso dalle prime indiscrezioni, essi sarebbero caduti all’interno di una vasca di decantazione per liquami, morendo in seguito per annegamento. In un primo momento i Vigili del Fuoco sono riusciti a recuperare due corpi, mentre per le altre due vittime si è reso necessario svuotare l’enorme cisterna in cui erano precipitati.

Incidente in azienda agricola a Pavia

L’incidente, come diffuso in prima battuta da Areu Lombardia, si è verificato intorno alle ore 12.30 di giovedì 12 settembre in un’azienda agricola di Arena Po. A perdere la vita sono stati i fratelli Prem e Tarsem Singh, di 47 e 45 anni, e i due operai Harminder Singh e Manjinder Singh, di 29 e 28 anni. I fratelli Singh erano divenuti i titolari dell’allevamento bovino da appena due anni, dopo che per oltre venti vi avevano lavorato come mungitori.

Stando alle ricostruzioni effettuate dai carabinieri di Stradella sembra i due dipendenti stessero caricando una cisterna che sarebbe poi servita per concimare i campi dell’azienda. Probabilmente a causa di un malfunzionamento nel travaso, uno degli operai si è calato all’interno della vasca per cercare di eliminare il problema, venendo però sopraffatto dalle esalazioni prodotte dai liquami. A quel punto gli altri tre sarebbero giunti in soccorso calandosi anche loro nella cisterna, rimanendo anch’essi intrappolati e morendo per annegamento di li a poco.

L’arrivo dei soccorsi

Allertati dai familiari delle vittime, sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e le squadre dei Vigili del Fuoco, che hanno eseguito le operazioni di svuotamento. Operazioni rese particolarmente difficoltose a causa dei biogas infiammabili presenti all’interno della vasca, tra cui idrogeno solforato e metano. Sono presenti inoltre anche gli agenti dei Carabinieri e i tecnici dell’ASL, al fine di verificare la presenza di eventuali irregolarità nelle strutture dell’azienda.

Le parole del procuratore

Recatosi sul luogo dell’incidente, il procuratore di Pavia, Mario Venditti ha rilasciato le seguenti dichiarazioni alla stampa: “Si tratta di un pozzo in cui venivano raccolte le deiezioni degli animali, che periodicamente veniva spurgato. I due titolari dell’azienda sono deceduti insieme ai due dipendenti assunti da poco e regolarmente“. Proseguendo ha fatto luce sulla probabile dinamica del tragico evento: “Si tratta – ha spiegato – di una vecchia azienda pavese, che successivamente ha venduto il ramo dell’allevamento. L’ipotesi è che il pozzo probabilmente fosse ostruito: il primo si è calato per aprire una saracinesca ed è svenuto a causa delle esalazioni. Gli altri sono morti per cercare di soccorrerlo“. La procura di Pavia ha attualmente aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio colposo plurimo.

Il commento delle ministre Catalfo e Bellanova

A commentare la triste notizia a nome del governo sono intervenute le ministre del Lavoro e dell’Agricoltura Nunzia Catalfo e Teresa Bellanova. Sul proprio profilo Twitter la Catalfo ha infatti dichiarato: “Il Governo si impegnerà al massimo nel contrasto alle morti sul lavoro. Prossima settimana con Inail e Inl aprirò un tavolo per avviare il piano straordinario di prevenzione e sicurezza. È mia intenzione coinvolgere parti sociali e attori istituzionali della sicurezza sul lavoro”.

La Bellanova si è invece limitata ad un breve messaggio di cordoglio nei confronti delle vittime: “Quattro operai hanno perso la vita oggi in un’azienda agricola vicino Pavia. Il mio pensiero va prima di tutto alle famiglie. La sicurezza sul lavoro è un diritto irrinunciabile, dobbiamo fare ogni sforzo per garantirlo”.

Parla il governatore Fontana

Sulla vicenda si è espresso anche il governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana, che ha invocato la necessità di un aumento dei controlli per scongiurare in futuro altri incidenti di questo tipo: “La situazione è divenuta ormai insostenibile ed è necessario un cambio di passo urgente. La risposta strutturale a questa emergenza sarebbe un incremento sensibile del personale specializzato per effettuare i controlli, verificare le strutture e gli equipaggiamenti, sanzionare i comportamenti irregolari. Tutto questo però non è possibile se a livello nazionale non vengono garantite risposte e risorse adeguate per le assunzioni necessarie”.