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Riforma ticket sanitario, la proposta: si pagherà in base al reddito

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Nella riforma del ticket sanitario allo studio da parte del ministero della Salute il sistema di contribuzione verrà regolato in base al reddito.

Comincia a prendere forma la futura riforma del ticket sanitario prevista dal governo. I tecnici del ministero della Salute stanno infatti valutando l’ipotesi di rivedere il sistema di contribuzione pubblica al servizio sanitario nazionale, strutturandolo in maniera progressiva per fasce di reddito. La proposta è stata annunciata dal ministro della Salute Roberto Speranza, il quale aggiunge inoltre che verrà tolto il superticket e fissato un tetto di spesa massimo annuale per il contribuente.

Riforma del ticket sanitario

L’attuale documento redatto dal ministero per la riforma del ticket sanitario trae spunto dalla bozza del cosiddetto Patto della Salute che governo e Regioni stipularono lo scorso maggio. All’interno della bozza è infatti inserito un paragrafo inerente proprio alla revisione del sistema dei ticket, che nel documento viene così elaborato: “Governo e Regioni convengono sulla necessità di garantire una maggiore equità nell’accesso dei cittadini all’assistenza sanitaria attraverso una revisione della disciplina della partecipazione alla spesa sanitaria da parte dei cittadini che preveda la graduazione dell’importo dovuto in funzione del costo delle prestazioni e del reddito familiare equivalente (vale a dire del reddito prodotto dal nucleo familiare fiscale rapportato alla numerosità del nucleo familiare). Anche stabilendo un importo come limite massimo annuale di spesa, al raggiungimento del quale cesserà l’obbligo dell’assistito di partecipare alla spesa sanitaria”.

Attualmente il ticket sanitario è previsto per chiunque, ma sono previste esenzioni per chi guadagna meno di 36mila euro l’anno, per i bambini al di sotto dei 6 anni, per gli over 65 e per chi soffre di patologie croniche o gravi come ad esempio i tumori.

Le parole del ministro Speranza

Stando a quanto dichiarato dal ministro della Salute Roberto Speranza, la nuova riforma potrebbe essere già inserita all’interno della prossima manovra economica sotto forma di: “Un disegno di legge per il riordino della materia ticket, la modalità di compartecipazione alla spesa sanitaria. Lo faremo con un criterio di progressività: oggi non conta se sei miliardario o in difficoltà economica“. Un sistema che si baserà: “Sul principio che chi ha di più deve pagare di più, chi ha di meno deve pagare di meno”.

Parlando dell’abolizione del superticket, il ministro ha poi aggiunto: “Si tratta di un balzello di 10 euro che non consente a troppi cittadini di accedere al Ssn. Abbiamo scritto per la prima volta che è sbagliato e che va superato e mi impegnerò perché avvenga nel più breve tempo possibile”.