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Salme di bambini esumate senza preavviso: scoppia il caso a Monza

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Caso salme di bambini esumate senza avvisare i genitori, è sconcerto nella città di Monza. Interviene il Comune, che si scusa: "Errore del software".

Esumate le salme di cinque bambini in un cimitero a Monza. L’episodio, avvenuto senza avvisare i parenti, è stato confermato dal Comune, che si è giustificato parlando di un’anomalia di funzionamento del software in uso all’Ufficio funerario. Il fatto ha causato sconcerto in città: intervenuto anche il sindaco Dario Allevi.

Il caso delle salme esumate a Monza

Una vicenda che “angoscia chiunque abbia un minimo di sensibilità”, così l’ha definita l’ex sindaco di Monza Roberto Scanagatti durante un’interrogazione in Consiglio comunale avvenuta lunedì 21 ottobre, in tarda sera. La vicenda sotto la lente d’ingrandimento è la sconcertante esumazione delle salme di cinque bambini dal cimitero della città, un episodio confermato dal Comune, ma della quale i familiari dei piccoli non erano a conoscenza. Da una prima ricostruzione, le cinque famiglie si sarebbero recate nei giorni scorsi al Campo 8 del cimitero di via Foscolo, nella sezione dedicata ai feti e ai bambini fino ai 10 anni, per ritrovarsi davanti la sconcertante scena. Al posto delle tombe della terra smossa e uno scatolone contenente peluche e altri effetti personali precedentemente posati sulle lapidi: i resti delle piccole vittime spostati negli ossari. Tale visione avrebbe causato il malore di uno dei parenti: si tratta di una nonna che non avrebbe retto alla veduta della tomba vuota del suo nipotino.

La parole del sindaco Allevi

Dopo aver confermato l’accaduto, il Comune di Monza ha fornito una precisazione sui numeri, inizialmente segnalati a cento casi – cosa riportata anche da alcuni giornali locali. “In cinque casi i genitori dei bambini defunti non sono stati avvisati – sottolinea una nota apparsa sul sito internet del Comune martedì 22 ottobre -. Ciò a causa di un’anomalia di funzionamento del software in uso all’Ufficio funerario”, ha dichiarato il sindaco Dario Allevi. L’esumazione, ovvero un’operazione che consente di recuperare i resti di un defunto, può avvenire dopo un periodo di tempo non inferiore ai 10 anni. Nel caso del cimitero di Monza, il regolamento prevede che in caso d’esumazione, vengano posizionati dei cartelli al cimitero e affissi gli elenchi delle persone interessate dall’operazione nel sito del Comune. E’ ben evidente come però qualcosa, in questo caso, abbia mal funzionato. Allevi non ha nascosto lo sconcerto, comprendendo la gravità dell’accaduto. “Nei prossimi giorni ha intenzione di ricevere i genitori dei cinque bambini per esprimere loro il profondo dispiacere suo e dell’intera comunità per quanto è accaduto e studiare insieme un progetto condiviso volto a custodire la memoria dei loro bambini”, ha dunque precisato il Comune.