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Sinodo Amazzonia: lettera contro il Papa

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I firmatari della lettera chiedono a Papa Francesco di pentirsi per quanto commesso durante il Sinodo sull'Amazzonia.

Lettera di protesta contro Papa Francesco per “gli atti sacrileghi e superstiziosi commessi durante il recente Sinodo sull’Amazzonia”. Un centinaio di docenti e religiosi avrebbe redatto il documento per opporsi a quanto disposto dal Pontefice. Al centro della protesta il rito nei giardini vaticani con la dea pagana Pachamama. La lettera è stata rilanciata da siti e blog critici nei confronti del pontificato. Oltre alla questione della Pachamama, duramente contestato anche il documento sulla Fratellanza Umana siglato ad Abu Dhabi con il Grande Imam di Al Azhar.

Sulla lettera di può leggere come i firmatari chiedano “rispettosamente a Papa Francesco di pentirsi pubblicamente e senza ambiguità, di questi peccati oggettivamente gravi e di tutte le trasgressioni pubbliche che ha commesso contro Dio e la vera religione, e di riparare questi oltraggi”.

Sinodo Amazzonia: lettera contro il Papa

Tra i sostenitori della missiva non ci sarebbero però cardinali o vescovi. Sarebbe presente qualche sacerdote religioso ma per la maggior parte si trattarebbe di laici. Inoltre, sarebbe molto elevato il numero di personalità americane. Tra le firme italiane quella di Biagio Buonomo, indicato come ex editorialista dell’Osservatore Romano e Roberto de Mattei, in passato ai vertici del Cnr.

Oltre a loro, tra i firmatari molte persone con alle spalle un ruolo ecclesiastico. Dall’Università di Udine firma il professor Michele Gaslini, da quella di Perugia il professore, Paolo Pasqualuccio, oggi in pensione. Tra i contestatori anche Giorgio Nicolini direttore di Tele Maria e diversi fondatori di siti conservatori come Cooperatores Veritatis.