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Danneggiata la libreria Acqua Alta a Venezia, persi centinaia di libri

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Tra le vittime della marea che ha colpito Venezia martedì 12 c'è anche la celebre libreria Acqua Alta, con centinaia di libri persi per sempre.

La marea che nella giornata di martedì 12 ha colpito la città di Venezia ha causato ingenti danni anche a uno dei più recenti simboli della metropoli lagunare, la celebre libreria Acqua Alta, rimasta purtroppo sommersa dall’eccezionale piena che in alcuni punti ha raggiunto i 187 centimetri di altezza. Come confermato dai proprietari, a causa della marea di martedì centinaia di libri sono stati irrimediabilmente perduti, un danno incalcolabile che necessiterà di molto tempo per essere riparato.

Danneggiata la libreria Acqua Alta a Venezia

La libreria Acqua Alta nacque da un’idea di Luigi Frizzo nel lontano 2004, che al fine di salvaguardare un oggetto fragile come i libri dalle frequenti maree di Venezia escogitò un originale quanto creativo metodo. Nella libreria infatti i libri vengono accatastati e stipati in vasche e barchette al posto che negli scaffali, mentre al centro del negozio troneggia un’enorme gondola a simboleggiare la lotta contro la potenza dell’acqua.

Questa volta però l’acqua sembra aver avuto la meglio sui volumi della libreria, che si affaccia con uno dei suoi ingressi proprio sul canale di Calle Lunga Santa Maria Formosa, a circa 500 metri dalla Basilica di San Marco. I libri sono stati infatti travolti dall’onda di marea, lasciando i proprietari a dover fronteggiare da soli quest’imprevista calamità.

Le parole dello staff

A commentare la drammatica situazione in cui versa in queste ore la libreria è Diana, uno dei membri dello staff, che racconta: “Noi ci chiamiamo Acqua Alta, l’acqua alta ce l’aspettiamo, ma così alta no. C’è acqua dappertutto. Non eravamo pronti per una mareggiata simile. L’acqua si è alzata di 50 cm in più del previsto. Ieri mi entrava persino negli stivali da pescatore. Camminavo in punta di piedi per tentare di mettere in salvo i libri”. I libri persi si contano a centinaia, e in momenti come questi neppure all’interno di una libreria nata per fronteggiare la forza dell’acqua si riesce ad essere positivi per il futuro: “Quando è così, viene da arrendersi”.