> > Meningite, vertice in prefettura a Bergamo: "5000 vaccini già fatti"

Meningite, vertice in prefettura a Bergamo: "5000 vaccini già fatti"

Il vertice

L'assessore regionale Giulio Gallera al vertice in prefettura a Bergamo dopo gli ultimi casi di meningite: "Nessuna carenza di vaccini"

Un vertice in prefettura a Bergamo schietto e diretto per concordare provvedimenti immediati dopo gli ultimi casi di meningite. L’assessore regionale lombardo alla Salute Giulio Gallera: “Da metà settimana andremo nelle scuole superiori e vaccineremo i ragazzi“.

Meningite, vertice in prefettura a Bergamo

Al vertice erano presenti tutti i sindaci del Basso Lago e della Val Calepio. Accanto a loro il prefetto di Bergamo Elisabetta Margiacci, il Presidente della Provincia di Bergamo Gianfranco Gafforelli, l’assessore regionale alla Salute Giulio Gallera, il direttore di Ats Bergamo Massimo Giupponi e rappresentanti di Asst Bergamo Est.

Nessuna caccia all’untore che avrebbe dato il via al contagio: “Nessun tampone salivare è stato o sarà fatto durante le vaccinazioni – ha chiarito Gallera –. Le statistiche ci dicono che il 5-10% della popolazione è portatore sano e che ogni anno si verificano tra i 30 e i 40 casi di meningite in Lombardia”. L’assessore ha riconosciuto però l’anomalia di una concentrazione dei casi così ben circoscritta geograficamente: “Ne abbiamo avuto evidenza lo scorso 23 dicembre – ha aggiunto – Il 27 avevamo già aperto due centri straordinari per la vaccinazione a Villongo e Sarnico”.

“Si ricorda che la meningite si trasmette solo con il vapore acqueo, con gli starnuti, stando a stretto contatto con una persona malata – ha proseguito l’assessore -. Per gli altri abbiamo iniziato un’azione a tappeto di vaccinazioni: per tutti, da zero a 60 anni, abbiamo aperto ambulatori che stanno effettuando da 500 a mille vaccini al giorno“. I centri, a domenica 5 gennaio, hanno già vaccinato tremila persone della provincia di Bergamo e altre duemila a Brescia.

Ad intervenire anche il direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Gianni Rezza: “Non c’è motivo di panico o allarme generalizzato, ma è giusto mantenere alta l’attenzione: se si interviene come si sta facendo, mettendo in atto una vaccinazione di massa, il focolaio si può infatti circoscrivere”.

Nessuna carenza di vaccini

Secca smentita da parte dell’assessore Galleria sulla presunta indisponibilità di vaccini: “Non c’è nessuna carenza, abbiamo recuperato le quantità necessarie per le prossime iniziative. Se si fa riferimento a quelli delle farmacie è ovvio che scarseggino, visto che solitamente ne tengono in magazzino poche unità per chi viaggia in località a rischio”.

Le scuole apriranno regolarmente

Le scuole, “non chiuderanno assolutamente – ha dichiarato l’assessore -. Dalla settimana prossima ci recheremo noi nelle scuole frequentate dai residenti negli ambiti Basso Sebino e Grumello e vaccineremo tutti, personale scolastico compreso, anche se gli istituti si dovessero trovare lontani”.

Il quinto caso

Un ragazzo di 16 anni, originario di Castelli Calepio , è stato ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo in gravi condizioni, con febbre alta e problemi respiratori. I test hanno confermato che si tratta di meningite.