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Licenziato buttafuori a Bergamo: "I ne**i non li facciamo entrare"

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Licenziato un buttafuori a Bergamo: "Se vi faccio entrare la gente si incazza, non vi vogliono qui. Io i ne**i non li faccio entrare"

Continuano le frasi razziste nei confronti di giovani stranieri. L’ultimo caso arriva dalla discoteca Nikita Costez, a Grumello sul Monte. Gli insulti sono costati caro al dipendente, presto allontanato dal locale. Licenziato un buttafuori a Bergamo per aver impedito ad alcuni ragazzi di trascorrere una normale serata di festa e ballo. Senza esitare avrebbe detto: “I ne**i non li facciamo entrare”.

Licenziato un buttafuori a Bergamo: la vicenda

Sarebbe dovuta essere una notte all’insegna della spensieratezza e del divertimento, ma il buttafuori del Nikita Costez ha rovinato i loro piani. È successo nella Bergamasca, dove a un gruppo di ragazzi stranieri è stato impedito di entrare nel locale. “E voi cosa ci fate qui? Non è posto per voi, andate bene a ballare latino o afro, non qui. Se vi faccio entrare la gente si incazza, non vi vogliono qui. Io i ne**i non li faccio entrare”, avrebbe detto loro l’addetto alla sicurezza.

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Presto è arrivata la sanzione: dopo giorni di polemica (con la pagina Facebook del locale finita nel mirino delle critiche), i titolari hanno deciso di allontanare il buttafuori. Infatti, in comunicato diffuso dalla direzione della discoteca si legge: “I doverosi accertamenti sono tuttora in corso, ma riteniamo in ogni caso opportuno e doveroso sin da subito chiarire che Nikita Costez non condivide ed è del tutto estranea a ogni forma di razzismo e/o di discriminazione. In tale contesto abbiamo conseguentemente deciso di rimuovere l’addetto all’ingresso coinvolto presso il nostro locale, pertanto ci dissociamo dall’episodio né mai la direzione ha dato indicazioni di tal genere come sembrerebbe emergere”.

Non sono mancate neppure le scuse, arrivate dopo le denunce da parte di una delle ragazze protagonista dello spiacevole episodio, la quale su Facebook ha raccontato l’accaduto. “Costez Nikita è dispiaciuta per l’accaduto e combatte da sempre contro qualsiasi atteggiamento discriminatorio, prodigandosi per tutelare tutti coloro che accedono al locale per divertirsi e per lavorare, impedendo, con adeguate modalità, l’accesso a coloro che potrebbero nuocere a sé stessi e ad altri”, fanno sapere i titolari.