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'Ndrangheta a Crotone, tre arresti: medico, imprenditore e banchiere

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A Crotone sono stati eseguiti tre arresti per altrettanti professionisti accusati di aver avuto a che fare con la 'Ndrangheta.

La Guardia di Finanza di Crotone ha eseguito tre arresti su richiesta della procura antimafia di Catanzaro: tra loro un medico cardiologo del Policlinico Gemelli di Roma, il Presidente del Consiglio di amministrazione di una banca e un imprenditore, accusati a vario titolo di avere a che fare con la ‘Ndrangheta.

‘Ndrangheta: arresti a Crotone

Le accuse sono di associazione di tipo mafioso, estorsione, abuso d’ufficio, traffico di influenze illecite, omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, tutte aggravate dalle modalità mafiose.

Il banchiere Ottavio Rizzuto sarebbe stato, secondo le autorità, in tutto e per tutto a disposizione del clan. Avrebbe regalato appalti e affari ai Grande Aracri e ad uno dei loro imprenditori di riferimento. Rosario Le Rose della Idro Impianti Srl, altro arrestato nell’operazione, era già stato condannato nel 2004 per vari reati fra cui quello di associazione mafiosa.


Neanche il medico Alfonso Sestito, cardiologo di professione con ambulatori fra Roma, la Calabria e l’Emilia- Romagna, avrebbe disdegnato l’attività imprenditoriale per conto dei clan. Il suo settore di riferimento su diretto mandato di Nicolino Grande Aracri era il turismo. L’intenzione di quest’ultimo era quella di gestire in regime di monopolio dei villaggi turistici della costa crotonese, rilevandoli di fatto o monopolizzandone servizi e forniture. A questo sarebbero servite la “Camelia S.r.l.” e la “Domus Re Consulting S.r.l.”, entrambe sulla carta intestate a Giancarla Sestito, moglie del cardiologo Alfonso ma di fatto riconducibili alla ‘Ndrangheta. Dopo l’arresto, per lui è arrivata la sospensione dall’Ospedale Gemelli in cui operava.