> > Ritrovato un cadavere nel naviglio a Bergamo: fermato un sospettato

Ritrovato un cadavere nel naviglio a Bergamo: fermato un sospettato

Cadavere Naviglio Bergamo

Il cadavere nel naviglio a Bergamo appartiene ad un ventenne kosovaro, ucciso durante la notte a seguito di una lite.

È stato ritrovato un cadavere nel naviglio a Bergamo, nella mattina di venerdì 17 Gennaio, alle prime luci dell’alba. Il corpo è quello di Erjon Morina, un ventenne di origini kosovare. I residenti di Calcio, un comune nel basso bergamasco, allertati da una lunga scia di sangue che dal marciapiede di Via Papa Giovanni conduceva al naviglio, hanno prontamente chiamato le forze dell’ordine. Immediato è stato l’intervento dell’arma dei Carabinieri, che da subito ha iniziato a ricostruire la scena.

Un ennesimo litigio finito in tragedia macchia la cronaca di Bergamo, come quello avvenuto lo scorso Agosto, in cui un ventunenne ha perso la vita a seguito di un tamponamento.

Cadavere nel naviglio: la dinamica

La dinamica ancora non è del tutto chiara. Secondo i Carabinieri sembrerebbe trattarsi di un omicidio: il giovane si sarebbe trovato coinvolto in una lite iniziata all’interno di un bar, poco distante dalla scena del crimine, la notte precedente attorno le due che poi è continuata all’esterno del locale. Il ventenne è stato colpito più volte alla testa e alla schiena con un oggetto appuntito, probabilmente un punteruolo o un coccio di bottiglia, per poi essere trascinato per circa 30 metri e gettato sotto un ponte del naviglio civile. Un uomo, il presunto assassino, è stato fermato dalle forze dell’ordine che provvederanno ad approfondire le indagini e un suo eventuale coinvolgimento.

L’intervento dei Vigili del Fuoco

I Carabinieri hanno prontamente transennato la zona, in cui ancora erano ben visibili le tracce di sangue, in modo da poter permettere al Reparto Scientifico di effettuare tutti i rilievi del caso. Per recuperare la salma del giovane ucciso è servito l’intervento dei Vigili del Fuoco e dei sommozzatori di Romano e di Bergamo, nonostante il livello dell’acqua del naviglio fosse relativamente basso.