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Niccolò Fabi a Taranto: bloccato il parco dedicato alla figlia scomparsa

Niccolò Fabi a Taranto

Il parco in onore della Figlia di Niccolò Fabi a Taranto è bloccato da 4 anni: "Un vortice che mi dà una pena infinita".

Il noto cantautore romano Niccolò Fabi vorrebbe veder realizzato a Taranto il parco dedicato alla figlia, Olivia, morta nel 2010. L’opera sarebbe dovuta essere il frutto di “Parole di Lulù“, un’iniziativa promossa dall’omonima associazione e voluta dallo stesso cantautore e da Shirin Amini. Il grande parco sarebbe dovuto essere costruito a ridosso dell’ex Ilva: “Un parco giochi a misura di bambino in cui sia possibile giocare senza entrare in contatto attraverso la pelle e la bocca con le aree verdi che risultano a oggi contaminate”. Oltre alla commemorazione, dunque anche un’opera di riqualificazione di una zona fortemente inquinata dall’ex Ilva.

Dopo aver individuato l’area in cui sarebbe dovuto sorgere il parco, nel quartiere Tamburi, e dopo diversi incontri con il Comune di Taranto e con la Fondazione Pizzarotti che ha anche diffuso un rendering di quello che sarebbe dovuto essere il parco, ancora è tutto fermo.

Le dichiarazioni di Niccolò Fabi a Taranto

È un tasto dolente, perché quei rendering appartengono a una comunicazione di tempo fa”, ha dichiarato Niccolò Fabi parlando del parco a Taranto. “Ci fu una presentazione in Comune, ma finora i lavori, a distanza di tre anni, non sono partiti”, aggiunge sconsolato che “quello di Taranto è l’unico progetto che non siamo riusciti a portare a termine in dieci anni. Forse è stato presuntuoso da parte mia entrare in un contesto così articolato, ma mi sentivo di farlo per una città così martoriata. Taranto è in un meccanismo complicatissimo e i suoi cittadini si trovano al centro di un vortice che mi dà una pena infinita“.