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Prete accusato di abusi a Villa Literno: il vescovo cancella la nomina

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I cittadini Villa Literno hanno dato il via a un'accesa protesta contro un prete accusato di abusi: il vescovo ha ritirato la nomina.

Scoppia il caos a Villa Literno dopo la nomina di don Maurizio Palmieri, il prete accusato di abusi sessuali che avrebbe recarsi nella diocesi del comune napoletano. L’arrivo di Palmieri avrebbe sostituito don Francesco Cuciniello. Il vescovo, però, ha dovuto ritirare quanto stabilito spiegando in una nota che “la nomina del Parroco non rispondeva ad alcuna necessità di trasferimento”. Le accuse di abusi sessuali arriverebbero da un ex seminarista. Contro Palmieri non si è mai celebrato un processo vero e proprio. Da quanto si apprende, il prete è stato assolto in un processo canonico celebrato dal tribunale ecclesiastico.

Villa Literno, prete accusato di abusi

Il vescovo Angelo Spenillo ha ritirato la nomina di collocamento di don Maurizio Palmieri a Villa Literno: il prete è stato accusato di abusi. La comunità del piccolo comune campano, infatti, avrebbe protestato contro la decisione di Spenillo, costringendolo a revocare quanto stabilito. “In margine a quanto è stato esternato sui media – si legge nel comunicato della Diocesi di Aversa – si precisa che la nomina del parroco non rispondeva ad alcuna necessità di trasferimento dello stesso né a tentativi di nascondimento di situazioni pregresse”.

La ricostruzione dell’ex seminarista

Lo scandalo degli abusi sessuali era scoppiato nel 2018, quando un ex seminarista avrebbe ricostruito i fatti. “La notte mi chiedeva di entrare nel suo letto – ha raccontato Armando (none fittizio) – praticava atti di autoerotismo su di me e mi chiedeva di praticarli a lui“. “All’epoca dei fatti – aveva aggiunto -, negli anni Novanta, avevo 15 anni”, mentre lui ne aveva 25.