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Caso Palamara, spuntano contatti di rilievo con il M5s romano

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Caso Palamara: messaggi e incontri con diversi esponenti del M5s romano.

Nuovi sviluppi nel caso dell’ex pm Luca Palamara in quanto dalle ormai note chat e intercettazioni che riguardano l’ex presidente dell’Anm indagato per corruzione spuntano anche rapporti con esponenti di spicco del M5s romano. Nello specifico si tratta di Marcello De Vito e Roberta Lombardi con i quali Palamara ha scambiato diversi messaggi su WhatsApp e organizzata diversi incontri. Lo stesso De Vito è stato arrestato a sua volta per corruzione per poi tornare al proprio posto in comune dopo oltre tre mesi di carcere.

Palamara: i legami con il M5s romano

I fatti incriminati risalgono alla fine del 2017. De Vito, il 6 dicembre, fa da intermediario per due colleghe grilline e scrive a Palamara: “Ho appena sentito Roberta Lombardi che mi ha detto avrebbe piacere di conoscerti”. Il 2 agosto 2018 è il turno della deputata 5S Giulia Sarti e a scrivere è sempre De Vito: “Ciao Luca, ieri ho visto la Sarti. Sarebbe ben contenta di incontrarti. Mi sono permesso di lasciarle il tuo numero”. Il magistrato risponde così: “Bene! Se non dovessi rispondere perché al mare può mandarmi sms e la richiamo”.

De Vito e Palamara si scriveranno di nuovo per commentare il discorso al Csm del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Bonafede annuncia una legge per evitare che i giudici scesi in politica possano di nuovo indossare la toga e De Vito linka la notizia a Palamara. Il pm risponde dopo 5 minuti: “Direi che è andata bene”. Il pentastellato è curioso: “Come è stato preso il suo intervento?”. “Ha lasciato una buona impressione”, replica il magistrato. “Seguiamo questo percorso”. Amicizie che oggi tornano scomode alla luce della pesante inchiesta che di certo non fa fare una figura dignitosa alla giustizia italiana. La Lombardi ha così replicato a La Repubblica su quegli incontri: “Ero candidata alla presidenza della Regione Lazio. Spinsi io per incontrare il magistrato? No, fu De Vito a presentarmi sia il costruttore Parnasi (poi arrestato nell’inchiesta dello stadio di Tor di Valle) e Palamara. Mi sembrarono appuntamenti strani”.