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Morto Enrico Nicoletti, è stato il cassiere della banda della Magliana

Morto cassiere Banda della Magliana

Enrico Nicoletti è morto in una clinica di Roma all’età di 84 anni. È stato il cassiere della Banda della Magliana.

Si è spento a Roma Enrico Nicoletti uno dei personaggi chiave della Banda della Magliana. L’uomo che aveva 84 anni è stato considerato il cassiere della Banda della Magliana. Stando a quanto è riportato da Adnkronos, da tempo era affetto da gravi condizioni di salute. Nicoletti fu noto soprattutto negli anni ‘70 dove si rese partecipe di diversi crimini nella Capitale. Amante del lusso più sfrenato fu per un periodo proprietario di Villa Osio uno splendido edificio in via di Porta Ardeatina che venne arredata con Mobili di pregio e finiture di lusso.

La figura di Nicoletti sarebbe stata legata anche ad un altro personaggio discusso della Banda Magliana ovvero l’ultimo boss Enrico de Pedis da cui avrebbe ricevuto in eredità diverse proprietà immobiliari. Di lui ha detto il magistrato Otello Lupacchini: “Un uomo che ha rappresentato un momento importante dell’attività di collateralismo alle organizzazioni criminali”.

Morto il cassiere della Banda della Magliana

Enrico Nicoletti considerato il cassiere della Banda della Magliana si è spento all’età di 84 anni in una clinica romana. L’uomo che aveva 84 anni fu noto per diversi crimini compiuti negli anni ‘70. Nicoletti che amava vivere nell’opulenza fu proprietario di Villa Osio nonché nonché di diverse proprietà che avrebbe ricevuto in eredità dall’ultimo boss Enrico de Pedis morto nel febbraio del 1990 e con cui sarebbe stato legato.

Con lui muoiono probabilmente segreti che si porterà dietro per le attività che ha compiuto, a partire dall’intervento che ebbe nell’ambito del sequestro Cirillo per il pagamento del famoso riscatto. E tanto altro. Aveva rapporti con tutti con la ‘ndrangheta, con i napoletani, con la Banda della Magliana e associati. Una volta riuscì nell’impresa di mettere intorno ad un tavolo i capi di camorra, mafia, ‘ndrangheta e Magliana”, ha raccontato il Magistrato Otello Lupacchini ad Adnkronos.