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Federico Ciontoli, video Facebook: "Nessun mistero su morte di Marco"

Federico Ciontoli sull'omicidio di Marco Vannini

Federico Ciontoli è tornato a parlare dell'omicidio di Marco Vannini in un video condiviso su Facebook.

Federico Ciontoli ha deciso di pubblicare su Facebook una serie di video per rispondere a tutte le domande che gli vengono poste sull’omicidio di Marco Vannini. Il ragazzo è stato condannato nel processo d’appello bis a nove anni e quattro mesi per concorso anomalo in omicidio volontario.

Le parole di Federico Ciontoli

Il 3 maggio Federico Ciontoli, insieme alla sua famiglia, sarà giudicato con sentenza definitiva dalla Corte di Cassazione, che dovrà decidere se confermare o no la condanna. “Il mio silenzio pubblico di questi anni è derivato da tanti fattori, la paura, il dolore, il rispetto, le assurde emozioni e gli assurdi pensieri che hanno vissuto dentro di me, l’impossibilità a volte di vedere un senso per la mia vita, il dispiacere per non essere riuscito a fare quella sera quello che serviva per salvare Marco. Per anni ho pensato, e ancora oggi lo sento, che per quanto impossibile sostituire Marco, sarei stato ogni giorno a casa di Marina e Valerio per provare a riempire quel vuoto incredibile. Non potrò mai essere Marco, ma forse avrei potuto essere una persona della stessa età di Marco lì con loro” ha dichiarato Federico Ciontoli nel suo video.

Il ragazzo ha spiegato di non aver mai parlato pubblicamente prima d’ora perché non aveva le energie e preferiva parlare nelle aule di tribunali. “In questi anni, sono stato ascoltato una volta come testimone, due come imputato, e ho fatto due dichiarazioni spontanee in entrambi i processi di Appello. Il mio silenzio fuori dall’aula faceva più clamore di quello che avevo detto in aula” ha dichiarato. Secondo Ciontoli i media sono colpevoli di aver dato “spazio al gossip” e di aver fatto “speciali con persone he andavano nei programmi televisivi a dire che io avevo sparato una persona, cosa che non solo è stata scientificamente scartata dall’inizio, ma che non ha nessun senso“. Ha aggiunto anche che sulla morte di Marco Vannininon esiste nessun segreto, nessun mistero” e che se il 3 maggio dovesse andare in carcere, continuerà a parlare da lì.