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Cybersecurity, il road show di Generali e Confindustria a Firenze

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Firenze, 2 feb. (askanews) - Ha fatto tappa all'Innovation Center di Firenze, il roadshow promosso da Generali e Confindustria, dedicato alla cultura della gestione del cyber risk tra le piccole e medie imprese, con la presentazione del Rapporto Cyber Index PMI focalizzato, in questa occasione, sul...

Firenze, 2 feb. (askanews) – Ha fatto tappa all’Innovation Center di Firenze, il roadshow promosso da Generali e Confindustria, dedicato alla cultura della gestione del cyber risk tra le piccole e medie imprese, con la presentazione del Rapporto Cyber Index PMI focalizzato, in questa occasione, sulla Toscana e realizzato da Generali e Confindustria, con il supporto scientifico dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano e la partecipazione dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.

Per Generali è fondamentale aiutare le imprese a proteggere il proprio patrimonio informativo, come spiega Ariana Nardi responsabile marketing Generali Italia: “E’ importante intanto conoscere il problema e poi farsi affiancare per costruire un percorso di protezione, anche sistemi di protezione evoluti che passano attraverso un assessment, capire quali sono le cosiddette brecce all’interno dei sistemi informatici dell’azienda, cercare di valutare quali sono i rischi potenziali anche per i clienti, per i dati dei clienti che le aziende conservano e reputazionali”.

Delle PMI toscane che hanno partecipato alla survey il 49% ha dichiarato di fare ricorso a strumenti digitali per supportare la propria attività produttiva mentre il 10% ha subito violazioni negli ultimi 4 anni. Solamente il 2% ( contro il 14% a livello nazionale) ha un approccio che si può classificare maturo.

Alessandro Sordi, vicepresidente Confindustria Firenze: “Non voglio fare allarmismo, ma i dati sono un po’ deludenti. In Toscana solo il 30% delle aziende, delle pmi, dichiara di aver preso in considerazione la cyber security come un’attività strategica dell’impresa. E questo è un dato un po’ più basso rispetto alla media nazionale, che è comunque basso. Quindi è una preoccupazione che troviamo diffusa in tutto il nostro Paese”.

Nel quadro del programma Europa digitale per il periodo 2021-2027, l’Unione Europea si è impegnata a investire 1,6 miliardi di euro in capacità di cybersicurezza a favore di pubbliche amministrazioni, imprese e singoli cittadini.

Luca Nicoletti, dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale: “L’Italia purtroppo non è tra le migliori utilizzatrici di questi fondi e quindi un altro dei messaggi che vogliamo portare oggi è quello di f fare molta attenzione alle opportunità che esistono di farsi finanziare, in maniera anche importante, si può arrivare al 75%, con fondi che provengono dall’Europa”

Dopo questa prima tappa, il roadshow proseguirà nel corso del 2024 a Perugia, Torino e Bologna.