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Davos, Donald Trump apre al commercio globale

Davos

Intervenuto al Forum economico Mondiale sembra rallentare sull'isolazionismo, dopo le critiche ricevute da Markel, Macron e anche Gentiloni

Dopo le critiche degli ultimi giorni sulle politiche isolazionistiche e protezionistiche attuate da Trump, è proprio il presidente americano a palare al Forum economico mondiale a Davos. Il presidente degli Stati Uniti si dice pronto ad avallare l’idea di un commercio libero e aperto, ma a patto che sia anche “giusto” ed “equo”. E’ proprio questo il punto cardine del discorso di Trump che parla di una America sola ma non isolata: “America First non vuol dire America Alone”.

Davos, la risposta di Trump

Durante il suo discorso, il presidente americano ha elencato i traguardi raggiunti in un anno di governo, chiarendo che gli Stati Uniti non tollereranno più “furti della proprietà intellettuale”, né “abusi” sul commercio, cioè gli enormi surplus di Paesi come la Cina o la Germania.

Insomma, gli Usa confermano di essere disposti e pronti a fare affari con il resto del mondo, ma solo alle loro condizioni. Un pensiero, quello del commercio libero, dimostrato dalla dimostra la foltissima delegazione governativa che accompagna Trump a Davos.

Rispetto a quanto ci si sarebbe aspettato, il discorso fatto dal presidente americano è stato meno aggressivo e più propositivo nei confronti degli altri Paesi. Infatti, i termini “giusto” ed “equo” riferiti al commercio mondiale non sono nuovi. Difatti, nel primo semestre di presidenza Trump, la sua amministrazione si battè per inserire quei due termini nei comunicati finali del G20 tedesco e del G7 italiano, cercando anche di far accettare agli altri Paesi alcune politiche protezionistiche.