Nella serata del 30 marzo Debora Serracchiani è stata eletta nuova capogruppo del Pd alla Camera dei Deputati. L’ex presidente del Friuli-Venezia Giulia ha infatti superato con 66 a 24 l’altra pretendente Marianna Madia, dopo che negli ultimi giorni vi erano state numerose polemiche tra le due candidate. L’elezione di Serracchiani segue di pochi giorni quella di Simona Malpezzi come capogruppo al Senato; una scelta – quella di nominare due donne per entrambi i rami del Parlamento – fortemente voluta dal neo segretario del Pd Enrico Letta.
Ringrazio i colleghi @Deputatipd per la fiducia e per avermi votata come capogruppo @Montecitorio. Una grandissima emozione e un grande onore. Grazie al segretario @EnricoLetta che ha aperto a questa possibilità e grazie a @graziano_delrio che ha costruito un gruppo straordinario pic.twitter.com/9u0ubgI6cu
— Debora Serracchiani (@serracchiani) March 30, 2021
Debora Serracchiani capogruppo Pd alla Camera
Subito dopo la convalida dell’elezione, Debora Serracchiani ha voluto spendere alcune parole di ringraziamento nei confronti dei compagni di partito nonché del suo predecessore Graziano Delrio: “Vorrei ringraziare tutti i colleghi dal profondo. Ringrazio Graziano Delrio, che è stata una guida saggia e autorevole. Ringrazio il segretario Letta, che ha dato la spinta e la scossa permettendo a due donne di arrivare alla guida. Un grande passo avanti, non solo per le donne ma per il Pd“.
Il commento di Enrico Letta
Successivamente è giunto anche il commento del segretario Letta, ora finalmente sollevato dopo le polemiche sorte recentemente a seguito delle sue scelte considerate di rottura rispetto al passato: “Io faccio il rompighiaccio. Ho scelto di proporre due capigruppo donna, che sono due vertici del Pd. Ma in questi giorni ho dovuto combattere contro le critiche di maschi, bianchi, cinquantenni che mi dicevano: due donne pur che sia?”.
A proposito dell’immobilismo del Pd sulle questioni della parità di genere infatti, Letta ha spiegato: “La situazione del Pd è incrostata di un maschilismo per il rompere il quale c’è bisogno di gesti forti. Quando sono arrivato c’erano undici figure maschili ai vertici. Quando mi hanno chiamato a Parigi per convincermi a fare il segretario ho detto: scegliete piuttosto un segretario donna. C’è bisogno di una cura shock per un sistema anchilosato“.