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Decreto Milleproroghe: cosa prevede il testo

La premier Giorgia Meloni

Dopo il passaggio a Palazzo Chigi tocca a quello parlamentare, Decreto Milleproroghe: cosa prevede il testo e quali sono le difficoltà attuali

Decreto Milleproroghe approvato in Senato: ecco cosa prevede il testo e quali sono le norme in scadenza che sono state “riattivate”. Sono molte e fra esse spicca quella dei “balneari”. Il Milleproroghe del 2022 era andato in approvazione a fine dicembre dal Consiglio dei ministri, poi però dopo il passaggio nell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni il Parlamento aveva 60 giorni per convertirlo in legge ordinaria: la timeline è fissata al 27 febbraio.

Milleproroghe: ecco cosa prevede il testo

Il governo ha spiegato che se la discussione dovesse prolungarsi metterà la questione di fiducia, l’opposizione è insorta e si attendono sviluppi. Ma quali sono le “proroghe” più importanti? La prima è quella di un altro anno, fino al 31 dicembre del 2024, delle concessioni pubbliche agli stabilimenti balneari. Il tema è stato oggetto di un tentativo di mediazione per togliere l’emendamento dal testo ma Lega e Forza Italia si sono opposti.

Le misure innescate dalla pandemia

E gli altri temi? Molti sono a tema pandemia: prorogata al 2023 la possibilità per gli ospedali di assumere a tempo determinato medici neolaureati e di dare incarichi agli specializzandi per far fronte alla carenza di personale. Prorogata ancora al 2026 la possibilità per i medici di base di restare in servizio fino a 72 anni rimandando la pensione. Per tutto il 2024 resterà anche la ricetta elettronica dal medico di base.

Smart working e rottamazione cartelle

C’è poi il tema smart working: quello senza la necessità di accordi aziendali per i lavoratori fragili o con figli minori di 14 anni sarà prorogato fino a fine giugno. Importante anche la cosiddetta “rottamazione” delle cartelle che passa dal 31 gennaio al 31 marzo. Prorogate poi le agevolazioni dell’esecutivo a guida Mario Draghi per consentire ai giovani fino a 36 anni di acquistare la prima casa con mutui a condizioni estremamente vantaggiose: dal 31 marzo al 30 giugno. Importante anche la proroga del cosiddetto “payback”, un meccanismo piuttosto controverso usato per recuperare l’eccesso della spesa sanitaria da parte delle Regioni e che avrà nuova scadenza il 30 aprile.