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Delitto di Garlasco, il legale dell'ex procuratore Venditti insiste: “Indagine Sempio sia trasmessa a Brescia”

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Delitto di Garlasco, vertice giudiziario: la difesa di Venditti sollecita il trasferimento dell’inchiesta su Sempio a Brescia e spiega le ragioni.

Il delitto di Garlasco del 2007 torna sotto i riflettori giudiziari con lo sviluppo di una nuova inchiesta che coinvolge Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi. Al centro delle polemiche c’è ora l’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, indagato per corruzione in atti giudiziari dalla Procura di Brescia. La difesa, guidata dall’avvocato Domenico Aiello, ha chiesto che l’intero fascicolo venga trasferito a Brescia.

Difesa di Venditti: udienza e critica al sequestro dei dispositivi

L’ex procuratore di Pavia sarà presente martedì 14 ottobre davanti al Tribunale del Riesame di Brescia, per discutere la revoca del provvedimento di perquisizione e sequestro dei suoi telefoni e dispositivi, eseguito lo scorso 26 settembre. Aiello ha definito questo momento “critico” per il suo assistito, denunciando un’aggressione “con una potenza di fuoco inimmaginabile” che avrebbe compromesso non solo la sua immagine pubblica, ma anche la dignità e i valori professionali costruiti nel corso degli anni.

Il legale ha sottolineato che l’indagine contro un magistrato è un’indagine della giustizia contro la giustizia e può avere effetti deflagranti anche quando il magistrato risulta innocente”.

Riguardo al sequestro dei dispositivi, Aiello ha chiarito che Venditti aveva già scritto le password su un foglio, pronto per la consegna, ma ha contestato il metodo adottato dagli ufficiali di polizia giudiziaria, che non disponevano di criteri precisi per l’estrazione dei dati.

L’inchiesta di Brescia, che accusa Venditti di aver ricevuto somme dalla famiglia Sempio per favorire l’archiviazione dell’indagine del 2017, si intreccia dunque inevitabilmente con il nuovo filone che riguarda Sempio e il delitto di Garlasco del 2007, rafforzando la tesi della difesa secondo cui tutti i procedimenti connessi dovrebbero essere unificati sotto la stessa procura.

Delitto di Garlasco, difesa dell’ex procuratore Venditti: “Indagine Sempio sia trasmessa a Brescia”

L’avvocato Domenico Aiello, difensore dell’ex procuratore pavese Mario Venditti, ha chiesto ufficialmente che la nuova inchiesta sulla figura di Andrea Sempio, attualmente condotta dalla Procura di Pavia, venga trasferita a Brescia. La richiesta nasce dalla connessione diretta tra le indagini sul delitto di Chiara Poggi e il procedimento a carico di Venditti per corruzione in atti giudiziari, legato alla prima archiviazione nei confronti dello stesso Sempio.

Aiello ha sottolineato all’ANSA che “una volta che un’attività di indagine compiuta nel nuovo procedimento pavese contro Andrea Sempio ha determinato l’acquisizione di una notizia di reato su un magistrato e giustamente sono stati trasmessi gli atti alla procura competente di Brescia, questa attività di trasmissione degli atti ha un effetto trascinamento su tutte le indagini connesse”.

Secondo il legale, l’indagine su Sempio rappresenta “il contenitore nell’ambito del quale è stata rinvenuta la prova di un’ipotesi corruttiva” e, pertanto, non sarebbe possibile frammentarla tra procure diverse.

Aiello ha evidenziato come la competenza territoriale segua la posizione dell’indagato: poiché Venditti, all’epoca dei fatti, apparteneva alla Procura di Pavia, qualsiasi accusa nei suoi confronti deve essere trattata da un’altra procura designata, in questo caso Brescia. Il legale ha definito la gestione attuale dell’indagine come una “equazione assurda” secondo cui la presunta corruzione di Venditti implicherebbe automaticamente l’innocenza di Stasi e la colpevolezza di Sempio, parlando di “eresia giuridica” e invitando a rispettare le regole processuali e investigative.