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Detenuti evasi dal carcere di Trieste scavalcando il muro di cinta: catturati

Detenuti evasi Trieste

Due detenuti del carcere di Trieste sono evasi scavalcando il muro di cinta: dopo poche ore le autorità li hanno arrestati sull'altopiano carsico.

Due cittadini detenuti nel carcere di Trieste sono evasi scavalcando il muro di cinta della struttura: dopo poche ore, le forze dell’ordine sono riusciti a intercettarli e catturarli mentre stavano fuggendo sull’altopiano carsico.

Detenuti evasi a Trieste

I due, uno di origine tunisina l’altro romena, stavano scontando una condanna presso la Casa Circondariale di Trieste quando, nel pomeriggio di venerdì 4 marzo 2022, hanno tentato la fuga scavalcando il muro di via della Fontana. Diversi testimoni oculari hanno assistito all’episodio e sono subito scattate le ricerche da parte della Polizia penitenziaria.

Dopo poco tempo, le autorità hanno intercettato e fermato uno dei due evasi a Opicina, sull’altopiano carsico. Si tratta del cittadino romeno di 23 anni arrestato nel 2020 e individuato dagli uomini della Squadra Mobile della Questura giuliana mentre si stava presumibilmente recando al confine italo-sloveno. Poco distante dall’arresto del suo compagno, a Tarvisio, le autorità hanno catturato anche il secondo evaso, ragazzo di 31 anni fermato nel 2021.

Detenuti evasi a Trieste: “Pochi organici a presidiare”

Il segretario generale della Uil polizia penitenziaria Gennarino De Fazio ha dichiarato in una nota che “purtroppo le evasioni non costituiscono più un’eccezione nelle nostre carceri colabrodo, non sufficientemente vigilate per penuria di organici e scarsamente dotate di sistemi tecnologici ed elettronici utili a segnalare i tentativi di scavalcamento delle recinzioni perimetrali“.

Lo stesso ha infatti evidenziato che, dalle prime indagini, è emerso che il muro di cinta non fosse presidiato e sembra che neppure ai passeggi da cui è avvenuta l’evasione vi fosse l’operatore di polizia penitenziaria in sorveglianza permanente. “Se non avvengono evasioni di massa in queste condizioni è solo grazie alla grande professionalità e allo spirito di sacrificio degli operatori, ma temiamo che non si potrà resistere a lungo“, ha aggiunto.