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Fa un discorso pro-Palestina al Berlinale 2024: giornalista riceve minacce di morte

Discorso Berlinale 2024

Il discorso dei due registi vincitori del premio per il miglior documentario ai Berlinale 2024 hanno creato una bufera senza precedenti.

Non è finita bene la celebrazione per la vittoria al Berlinale 2024 nella categoria miglior documentario per i due registi Yuval Abraham e Basel Adra. Dopo aver preso la parola sul palco, i due hanno fatto un discorso in favore della Palestina, sottolineando la necessità di arrivare ad un cessate il fuoco. Peccato che le parole dei due abbiano non solo fatto indignare le autorità sia tedesche che israeliane, ma anche portato a delle minacce di morte nei confronti di Abraham.

Le autorità si mettono in moto

In occasione della loro vittoria nella categoria miglior documentario al Berlinale 2024, Yuval Abraham, giornalista, documentarista e uno dei due registi della pellicola vincitrice intitolata “No Other Land”, ha avuto modo di parlare della situazione tra Israele e Palestina. Nel suo discorso sottolinea come, nonostante i due registi siano separati solo da una trentina di minuti di distanza, le loro vite sono totalmente diverse.

Abraham è israeliano, mentre il suo collega Basel Adra è palestinese. Nel suo discorso, il primo ha sottolineato che tra i due popoli esiste una sorta di apartheid, una diseguaglianza che spera un giorno avrà fine. Peccato che le sue parole non siano passate sotto traccia, soprattutto per le autorità, che sono subite entrate nel merito del discorso.

Il sindaco Wegner e la ministra della Cultura Roth hanno già annunciato di aver dato il via ad un’indagine per accertare i fatti. Ma non si è fatta sentire solo Berlino, perché anche Israele ha definito il discorso antisemita. Polemiche alimentate anche dal fatto che i due registi abbiano omesso come i recenti conflitti siano nati dopo l’attentato di Hamas avvenuto il 7 ottobre.

Le minacce

Abraham ha poi rivelato sui social di aver ricevuto delle minacce di morte e, cosa più preoccupante, una folla, che secondo lui era composta da israeliani di destra, si è presentata a casa della famiglia, costringendolo a fuggire nel cuore della notte. Il giornalista ha fatto sapere che per questo motivo al momento non tornerà in Israele.

Il regista ha anche sottolineato come la situazione sia peggiorata dopo che le autorità sono entrate in campo denigrando il suo discorso che non chiedeva altro che uguaglianza ed un cessate il fuoco.