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Donald Trump, ecco in breve cos’ha detto nel primo discorso

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Nel suo primo discorso da 45 esimo presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump ha subito fatto discutere. Ecco cos’ha detto. Sono stati tre i temi fondamentali affrontati da Donald Trump nel suo primo discorso da presidente: economia, lotta al terrorismo, immigrazione. L’ex tycoon ha...

Nel suo primo discorso da 45 esimo presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump ha subito fatto discutere. Ecco cos’ha detto.

Sono stati tre i temi fondamentali affrontati da Donald Trump nel suo primo discorso da presidente: economia, lotta al terrorismo, immigrazione. L’ex tycoon ha convinto molti, altrettanti li ha lasciati perplessi. Ecco cos’ha detto.

Economia: lo slogan di Donald Trump è “America First”

“America First”, l’America prima di tutto. Questo lo slogan che dovrebbe incarnare lo spirito della presidenza di Donald Trump. Uno dei temi centrali è – e lo è stato già nel corso della campagna elettorale – quello relativo all’economia USA. Trump ha parlato di “carneficina americana” per definire lo stato del Paese afflitto dalla delocalizzazione del lavoro conseguenza della presenza di “industrie arrugginite disperse come tombe di morti”.

Il nuovo presidente ha promesso di riportare al centro del dibattito politico “l’americano dimenticato”, cioè il cittadino medio ignorato dall’establishment tradizionale. In termini economici, la ricetta Trump si riassume in poche parole: “compra americano e assumi americano”. Un ritorno al protezionismo in qualche modo annunciato.

Lotta al terrorismo islamico

“Sradicare il terrorismo islamico dalla faccia della Terra”. Questo è l’intento di Donald Trump in politica estera, con la differenza, sostanziale rispetto al passato, che gli USA penseranno prima di tutto o addirittura in via esclusiva a loro stessi. I cittadini americani prima di ogni altra cosa, cioè, anche in questo caso, “America First”.

Stop agli USA impegnati in difesa di territori lontani in prima persona o a supporti di altri eserciti. In altre parole, una forma di isolazionismo che non si vedeva dall’inizio del secolo scorso.

No all’immigrazione clandestina

Il fatto che gli Stati Uniti abbiano “difeso i confini delle altre nazioni” “rifiutando” di difendere i propri è al centro non solo del tema della politica estera, bensì anche di quello fondamentale dell’immigrazione. O meglio: del contrasto all’immigrazione.

Vero cavallo di battaglia della campagna elettorale repubblicana, la lotta ai clandestini è ritornata anche nelle prime parole presidenziali di Trump. “Proteggeremo i nostri confini dalle devastazioni di altri Paesi”, ha detto l’ex tycoon riferendosi in modo quanto mai esplicito al Messico.

In programma rimangono quindi la chiusura del confine meridionale USA, la sospensione dei programmi di aiuto per i profughi siriani e i più volte citati in passato provvedimenti di espulsione per tutti gli irregolari.