> > Reddito di cittadinanza, stretta contro i "furbetti" del divorzio

Reddito di cittadinanza, stretta contro i "furbetti" del divorzio

Reddito di cittadinanza, i furbetti del divorzio

La commissione Lavoro al Senato ha approvato un emendamento della Lega per contrastare il fenomeno dei finti divorzi al fine di ottenere il reddito.

Arrivano le prime misure contro i “furbetti” che escogitano trucchi e sotterfugi per ottenere il reddito di cittadinanza. Come riferito da Tgcom24, la commissione Lavoro in Senato ha approvato l’emendamento presentato dalla Lega contro chi finge il divorzio per avere diritto al sussidio pentastellato. Secondo quanto previsto dall’emendamento, i coniugi che hanno presentato domanda di separazione dopo il primo settembre 2018 non avranno diritto al sussidio, ad eccezione di chi potrà fornire appositi “verbali certificati dalla polizia locale sul cambio di residenza“.

Accordi Lega-M5S sul reddito

In questo modo, si punta a escludere dalla platea degli aventi diritto al reddito tutti coloro che fingono la separazione, pur continuando a vivere sotto lo stesso tetto. Secondo fonti governative citate da Tgcom24, l’approvazione dell’emendamento sarebbe avvenuta dopo un vertice tra gli esponenti di Lega e M5S. All’incontro hanno partecipato il premier Giuseppe Conte, il vicepremier Luigi Di Maio e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il leghista Giancarlo Giorgetti. Presenti anche il ministro per i rapporti col Parlamento Riccardo Fraccaro e i sottosegretari Claudio Durigon, Massimo Garavaglia e Laura Castelli.

Le medesime fonti hanno riferito anche un altro accordo tra i due partiti di governo a proposito del sussidio di cittadinanza. Dal provvedimento sarebbero infatti esclusi anche tutti coloro che sono accusati di presentare dichiarazioni mendaci pur di aver accesso al reddito. Infine, chi ha diritto al sussidio e lo ottiene, dovrà svolgere servizi socialmente utili, che potranno passare da 8 a 16 ore con l’accordo del Comune e del beneficiario.