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Pensioni di maggio: aumenti da 50 a 150 euro l'anno grazie all'addizionale Irpef azzerata

100 euro banconote

Le pensioni di maggio avranno un aumento da 50 a 150 euro. Previsto l'azzeramento o la riduzione della maggiorazione regionale Irpef nelle loro buste paga per circa 800mila contribuenti liguri con redditi fino a 50mila euro.

Le pensioni di maggio vedranno un aumento significativo per un ampio gruppo di contribuenti liguri, grazie a una nuova misura introdotta dalla Giunta regionale su iniziativa del presidente e assessore al Bilancio Giovanni Toti. Il disegno di legge, approvato recentemente, prevede l’azzeramento o la riduzione della maggiorazione regionale dell’Irpef per circa 800mila liguri con redditi fino a 50mila euro.

Pensioni maggio: aumento degli importi

Questa modifica si tradurrà in un aumento degli importi delle pensioni che oscillerà tra i 50 e i 150 euro all’anno. In particolare, per coloro che percepiscono redditi fino a 28mila euro, l’addizionale Irpef sarà azzerata, mentre per i contribuenti con redditi compresi tra 28mila e 50mila euro ci sarà una riduzione della suddetta maggiorazione.

Quando avverrà il pagamento?

Il pagamento delle pensioni avverrà con valuta il 2 maggio, tuttavia, alcuni beneficiari riceveranno i fondi in anticipo rispetto agli altri. In particolare, i correntisti di Banco Posta godranno di un accredito anticipato, come già avvenuto lo scorso marzo, tra martedì 30 aprile e mercoledì 1° maggio. Questo significa che coloro che hanno un conto presso Banco Posta avranno accesso ai fondi prima degli altri beneficiari.

Conguaglio di fine anno

A fine anno 2023, è stato effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali applicate nel corso del medesimo anno di imposta (Irpef e addizionali regionali e comunali a saldo) sulla base dell’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche erogate dall’INPS. Se nel corso del 2023 le ritenute erariali applicate mensilmente sulla pensione sono state inferiori rispetto a quanto dovuto su base annua, l’INPS ha provveduto a recuperare le differenze a debito sulle rate di pensione di gennaio e di febbraio 2024.

Per recuperare il debito, l’INPS ha trattenuto l’importo dovuto anche fino alla capienza totale dell’importo del rateo pensionistico in pagamento. Nel caso in cui i ratei di pensione di gennaio e di febbraio 2024 non siano stati sufficienti per estinguere completamente il debito, l’INPS ha proseguito con le trattenute sui ratei mensili successivi fino a quando il debito è stato completamente estinto