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Al via il reddito di cittadinanza, ma c'è rischio caos

Al via il reddito di cittadinanza

Il delegato di Poste Pay, Marco Siracusano, ha invitato i richiedenti a presentarsi agli sportelli in scaglioni, in ordine alfabetico.

È il giorno del reddito di cittadinanza. Da mercoledì 6 marzo è possibile fare richiesta per la carta sulla quale verrà caricato il sussidio simbolo del M5S. Ma le Regioni e le Poste avvertono: c’è il rischio caos, tanto sul sito quanto agli sportelli, dove si prevede un’affluenza straordinaria e lunghe code. Marco Siracusano, delegato di Poste Pay, ha invitato i cittadini a recarsi agli sportelli a scaglioni, in ordine alfabetico, in modo da facilitare le procedure. Le autorità hanno allertato le forze dell’ordine, chiedendo un maggiore controllo nei punti a rischio, ma con discrezione.

Reddito, il rischio caos

“Siamo di fronte a un’operazione straordinaria e non potrà mai avere un’esecuzione ordinaria del servizio”, ha continuato Siracusano, secondo quanto si apprende da Tgcom24. “Ci sarà un impegno straordinario, ma dal giorno 1 non si può escludere a priori che ci possano essere disfunzioni“. Al fine di evitare il più possibile i disagi, tutti gli uffici postali sono stati abituati “a gestire grandi flussi di persone e i colleghi sono stati formati e metteranno il massimo impegno, conoscono bene gli utenti e il territorio e anche in un momento straordinario faranno fronte al compito”.

Problemi sul sito

L’Ansa ha segnalato problemi sul sito web del reddito di cittadinanza. Sul portale è infatti comparso il link che dovrebbe consentire di accedere alla sezione per presentare le domande online. Ma al momento non risulta possibile accedere tramite il codice Spid, ovvero l’identità digitale predisposta alla comunicazione con la pubblica amministrazione. Per ora risultano possibili solo gli accessi tramite Tim Id e Poste.

Navigator e servizi sociali

Resta alta anche la tensione sui navigator, che dovrebbero aiutare i richiedenti a trovare un impiego. Cristina Grieco, coordinatrice degli assessori al Lavoro, ha ribadito le proprie preoccupazioni davanti alle commissioni della Camera. Dagli iniziali 6mila “coach” si è passati, secondo quanto dichiarato da Luigi Di Maio, a 4500. Una cifra che, secondo i rappresentanti del territorio, non è sufficiente a coprire l’enorme mole di lavoro.

Gianmario Gazzi, presidente del Collegio nazionale dell’ordine degli assistenti sociali, ha inoltre avvertito che il mondo dei servizi sociali rischia il collasso e, per arginare il rischio, ha chiesto 5mila nuove assunzioni. I sindacati evidenziano inoltre il pericolo a cui il reddito di cittadinanza e quota 100 espongono servizi essenziali al cittadino come gli ospedali e le scuole.

Inps: “Risposte dal 15 aprile”

L’Inps ha dichiarato che i suoi uffici saranno in grado di trasmettere alle Poste il flusso degli ordinativi di accreditamento sulle carte a partire dal 15 aprile. L’Istituto nazionale di previdenza sociale lo ha fatto sapere tramite una nota citata da Tgcom24. In precedenza, i portavoce del Caf avevano annunciato che le prime risposte non sarebbero giunte prima del 26 aprile e che per i primi pagamenti sarebbe stato necessario attendere maggio.