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Pagamento in contanti: da luglio il limite passa da 3mila a 2mila euro

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Dal prossimo primo luglio 2020, il limite per i pagamenti in contanti verrà abbassato a 2mila euro, al fine di contrastare l'evasione fiscale.

Tra le norme introdotte dalla manovra economica del 2020 c’è anche il nuovo limite al pagamento in contanti, che dal primo luglio verrà abbassato da 3mila a 2mila euro, per poi essere nuovamente tagliato a mille euro nel 2022. La decisione è stata presa dal governo con l’obiettivo di limitare l’utilizzo del contante e di ridurre l’evasione fiscale nel nostro Paese. Con la nuova limitazione del contante verrà inoltre aggiornata l’esistente normativa antiriciclaggio.

Nuovo limite al pagamento in contanti

Originariamente il limite per i pagamenti in contanti in Italia era fissato a 999,99 euro, come stabilito dalla direttiva del 13 agosto 2011. Tale limite era valido sia per i contanti che per gli assegni, i libretti di deposito al portatore e di titoli al portatore. Con il governo Renzi il limite venne successivamente innalzato fino a portarlo agli attuali 3mila euro, ad eccezione dei money transfer e degli assegni per i quali la soglia è sempre rimasta a 999,99 euro.

Con la nuova legge di bilancio verrà introdotta quindi una riduzione progressiva a scaglioni, che nel giro di due anni riporterà il limite a 999,99. Per la precisione il prossimo primo luglio scatterò il primo step con l’abbassamento da 2999,99 euro a 1999,99 euro, mentre a partire dal primo gennaio 2022 partirà il secondo step con il ritorno ai livelli del 2011. Queste scadenze tuttavia sono ancora da confermare e sono suscettibili dei cambiamenti politici che potrebbero avvenire nei prossimi mesi.

Obbligo anche per le donazioni

Il nuovo limite al contante sarà valido anche per i trasferimenti di denaro intesi come donazioni o come prestiti fra parenti. Se un genitore vuole ad esempio dare 5mila euro al proprio figlio non potrà farlo in contanti ma attraverso bonifico o assegno non trasferibile.

Se una persone dovesse contravvenire alla nuova norma potrà incorrere in una sanzione pecuniaria che va dai 3mila ai 50mila euro, a seconda ovviamente della quantità di denaro trasferito illegalmente. In questo caso inoltre, la pena graverà su entrambe le parti della transazione finanziaria, sia chi invia che chi riceve il denaro.