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Elezioni 25 settembre: quali sono i partiti che rischiano di non arrivare al 3%

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Gli ultimi sondaggi prevedono che diversi partiti non arriveranno al quorum del 3% alle prossime elezioni politiche del 25 settembre

Le elezioni politiche italiane si avvicinano sempre di più e i sondaggi risultano essere sempre più importanti per provare a capire come andranno le cose il 25 settembre. Dagli ultimi dati raccolti  sembra che diversi partiti politici non riusciranno a raggiungere il quorum del 3%: ecco quali sono.

Elezioni politiche, non tutti i partiti superano il 3%: la legge Rosatellum

Come sappiamo, secondo la legge elettorale Rosatellum attualmente in vigore, raggiungere la quota del 3% dei voti è il primo step fondamentale per un partito in tempo di elezioni. Secondo questa legge, infatti, i seggi vengono spartiti (per la parte proporzionale) proprio tra coloro che hanno raggiunto il quorum fissato a quella percentuale. Ogni lista ha, appunto, uno sbarramento fissato al 3%, mentre le coalizioni al 10%. Tutti i voti che andranno ad un partito sotto l’1% verranno, di fatto, persi, mentre quei partiti facenti parte di una coalizione che risultano essere tra 1 e 3%, riverseranno i loro voti alle altre componenti della coalizione.

I partiti sotto al 3%: cosa dicono i sondaggi

Secondo gli ultimi sondaggi effettuati tra 17 e 18 agosto, pare che moltissimi partiti non arriveranno al quorum. Tra di essi figurano: Sinistra Italiana/Verdi con il 2,6%; Italexit di Paragone al 2,4%; Più Europa con il 1,9%; Italia Sovrana e popolare (PC di Rizzo e alleati) all’1,5%; Unione Popolare (Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, De Magistris) al 1,5% e Alternativa per l’Italia (Popolo della Famiglia e alleati) all’1%; inoltre figura Noi Moderati (Noi per l’Italia, Coraggio Italia, Italia al Centro e Udc) con l’1% e, per chiudere, Impegno Civico al 0,7%.