Ha preso il via proprio questa mattina a Pontida, dopo due anni di stop a causa della pandemia, il grande raduno della Lega di Matteo Salvini, che in questi giorni come tutti i suoi avversari si sta giocando le sue ultime cartucce in campagna elettorale prima delle Elezioni Politiche del prossimo 25 settembre.
Pontida, una vera e propria “liturgia leghista” fondata da Umberto Bossi negli anni ’90, continua ad attirare a sé un nutrito pubblico proveniente da tutta Italia.
Mentre da una parte si celebra la destra, dall’altra (a Monza per essere precisi) Enrico Letta fa il suo dovere incontrando i suoi sostenitori in una sorta di anti-Pontida nel corso della quale, neanche a dirlo, ha avuto parole dure nei confronti dell’avversario.
Cos’ha deto Enrico Letta alla convention di Monza
Di fronte ai suoi supporter e futuri elettori (a meno di grosse sorprese) il capo del PD ha tenuto a sottolineare che oggi “Pontida è una provincia dell’Ungheria”. Il riferimento è ovviamente legato al paese governato dall’estrema destra di Viktor Mihály Orbán che ha praticamente raso al suolo la democrazia.
Ecco, a proposito, come Letta ha commentato Pontida:
“Noi non vogliamo un’Italia che si leghi all’Ungheria come Salvini oggi ha voluto proporre di fare. Noi non vogliamo un’Italia che strizza l’occhio a Orban e Putin, vogliamo un’Italia che sia nel cuore dell’Europa ed è fedele alle sue alleanze. L’idea che l’Italia diventi oggi come l’Ungheria di Orban è esattamente l’opposto di quello che noi vogliamo fare. […] Monza è una grande capitale europea e noi non vogliamo che l’Italia segua il messaggio di Pontida, cioè andare verso l’Ungheria, cioè verso una democrazia che si sta perdendo tanto che il Parlamento l’Ue l’ha sanzionata”.