> > Espulso da corso di cucina perché nano: "è d'intralcio"

Espulso da corso di cucina perché nano: "è d'intralcio"

nano

Un 18enne non è stato accettato ad un corso di cucina di un college inglese perché affetto da nanismo e quindi pericoloso per gli altri studenti.

Un ragazzo di 18 anni non è stato accettato ad un corso di cucina al college perché affetto da nanismo. Secondo la direzione dell’istituto, il giovane sarebbe “troppo basso per lavorare in una cucina” e gli altri studenti potrebbero “inciampare su lui”.

Se essere nano è un rischio per la sicurezza

Escluso da scuola perché troppo basso. Louis Makepeace, 18 anni, denuncia che la sua iscrizione ad un corso di cucina del college di Worcestershire (Inghilterra) è stata rifiutata perché con il suo metro e 17 centimetri di altezza sarebbe stato d’intralcio alle lezioni e agli altri studenti. Per l’istituto Louis sarebbe infatti “troppo basso per lavorare in una cucina” ed inoltre “potrebbe rappresentare un rischio per la sicurezza degli altri 14 studenti che potrebbero inciampare su lui“.

“Mi hanno risposto – racconta anche la mamma – che sarebbe stato meglio per Louis trovare un altro corso perché comunque non avrebbe mai potuto lavorare in una cucina industriale. E’ inaccettabile”. “Ci hanno detto che Louis sarebbe stato un pericolo per la sicurezza degli altri studenti e che sarebbe stato d’intralcio” ha aggiunto.

“E’ stato davvero umiliante” spiega invece il 18enne, affetto da acondroplasia, una forma di nanismo che colpisce solo gli arti. Le braccia e le gambe, cioè, crescono notevolmente meno rispetto al resto del corpo. “Dovremmo avere tutti le stesse opportunità ed invece non mi è permesso fare qualcosa che amo fare. E questo semplicemente perché non sono in grado di fare semplici aggiustamenti in cucina necessari per accogliermi, come ad esempio abbassare le superfici e i piani di cottura”.

Louis: non ho più fiducia in me

“Siamo stati disponibili, spiegando alla direzione dell’istituto che avrei potuto inizialmente collegarmi in video e utilizzare la cucina di casa per gli esercizi mentre il nuovo arredamento veniva installato, ma continuavano a dire di no. Hanno detto che sarei stato un rischio per la salute e la sicurezza e che avrei rallentato il lavoro degli altri studenti” ha sottolineato l’adolescente.

Mi hanno tolto la fiducia in me stesso. – ammette – Non potrò più infatti avere quelle competenze culinarie che mi sono necessarie per trovarmi un lavoro nell’ambito della ristorazione”. “Ho sempre amato cucinare ricette italiane sin da quando ero piccolo e mantenermi sano e in forma. – Confessa – Sono un grande fan di Gino D’Acampo“.

Cambiare corso

“Per tutto il tempo che ho frequentato la scuola sono sempre stato ottimista, avevo molti amici e la mia disabilità non è mai stata un problema. Ma come potrei cavarmela se mi trattano così? Mi sento come se fossi stato escluso dal mondo reale. – prosegue il 18enne – La mia fiducia si sta riducendo e sento che la gente mi fissa e ride di me. Voglio solo essere trattato come una persona normale”.

La mamma di Louis ha sottolineato come la direzione dell’istituto le abbia consigliato di iscrivere il figlio “ad un altro corso“. “Ha detto che era inutile seguire questo tipo di lezioni perché non gli sarebbe mai stato permesso di lavorare in una cucina da ristorante, anche se si fosse qualificato. E’ stato oltraggioso” conclude. Il college di Worcestershire non ha voluto finora rilasciare commenti ai media inglesi. Un portavoce ha infatti dichiarato che “la domanda di Louis è ancora in discussione per una risposta definitiva”.