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"Hitler? Fuggito in Argentina", la teoria di un giornalista

"Hitler? Fuggito in Argentina", la teoria di un giornalista

Adolf Hitler non si sarebbe suicidato in un bunker a Berlino. Un giornalista inglese contro i libri di Storia: "Il Führer fuggito in Argentina".

“Hitler non si è suicidato”. La dichiarazione shock è di Gerrard Williams, giornalista, studioso e cineasta inglese. L’uomo avrebbe fatto delle ricerche in merito alla ricostruzione del suicidio di Adolf Hitler. Ebbene, lo studioso ha svolto delle ricerche molto approfondite sulla dipartita del leader nazista, per scoprire che il Führer non si era suicidato, ma anzi è scappato in Argentina, dove ha vissuto per 16 anni.

Il suicidio di Hitler

I libri di storia raccontano che Adolf Hitler, mentre l’Armata Rossa prendeva possesso della città di Berlino, si fosse nascosto in un bunker, dove, per evitare l’infamia di cadere prigioniero del nemico, si è suicidato. Il corpo sarebbe poi stato bruciato con la benzina, insieme a quello di Eva Braun. Proprio da qui, parte l’indagine del giornalista investigativo.

Secondo Williams niente di tutto questo sarebbe accaduto: “È necessario portare un corpo a qualcosa come 3000 gradi in un forno crematorio prima che diventi cenere. Quando i russi arrivano non trovarono corpi in questo stato. Il reporter della BBC, Thomas Cadet disse che i russi non trovarono alcun cadavere che ritennero potesse essere di Adolf Hitler. Non c’è alcuna menzione di Eva Braun, eppure nello stesso luogo furono trovati i corpi bruciati di Joseph e Magda Goebbels“.

La fuga in Argentina

In altre parole – ritiene Williams – il Führer avrebbe simulato il proprio suicidio. Una volta creduto morto, il creatore del partito Nazista, sarebbe fuggito, intraprendendo un lungo viaggio attraverso la Danimarca e la Spagna di Franco, con cui aveva ottimi rapporti. Infine, Hitler si sarebbe fermato nella città di San Carlos de Bariloche, in Argentina. “Non è una teoria, è una certezza“, riferisce Gerrard Williams.

A dare manforte alla sua tesi ci sarebbe il racconto del pilota Peter Baumgart. Quest’ultimo “venne arrestato ma, durante il processo, disse di aver portato Hitler, Eva Braun e alcune altre persone a Tønder in Danimarca, per poi vederli salire su un altro aereo e volare a Reus, appena fuori Barcellona”.

Grazie all’amicizia con Franco, poi, Hitler avrebbe ottenuto in gran segreto un volo aereo per Fuerteventura, per stabilirsi infine nella terra Argentina, dove avrebbe vissuto per 16 anni, morendo il 13 febbraio 1962, per via di una serie di infarti.